Via libera dei ministri Ue a pacchetto DSA e DMA

Sul pacchetto Ue legislativo volto a contrastare il potere delle Big tech, che comprende il Digital Service Act (DSA) e il Digital Markets Act (DMA), è stato trovato un accordo sull’orientamento generale da parte dei ministri dei Paesi membri responsabili.

Da adesso inizia la fase di negoziazione interna al Parlamento europeo per l’approvazione definitiva che dovrebbe essere fissata per la primavera 2022.

Inoltre, la scorsa settimana la commissione per il Mercato interno (Imco) del Parlamento europeo ha definito la sua posizione sul DMA con 42 voti a favore, 2 contrari e un’astensione. 

I temi fondamentali concordati hanno riguardato il rafforzamento delle autorità nazionali, l’innalzamento della soglia a 80 miliardi di euro di capitalizzazione del mercato per la designazione dei gatekeeper, l’applicazione del principio di interoperabilità.

Il sostegno italiano

L’Italia sostiene il Digital Services Act (DSA) e Digital Markets Act (DMA) e abbiamo raggiunto un buon compromesso in un tempo molto breve, ora importante che queste regole non vengano diluite e si mantenga lo spirito iniziale”, ha commentato il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, a margine del Consiglio Ue. 

Nel pacchetto sono previste anche “norme sulla responsabilità sui prodotti e sui contenuti, importantissime per il Made in Italy, per tutelare online quello che già tuteliamo offline. Il principio è che ciò che è illegale offline deve esserlo anche online”, ha evidenziato il ministro. 

“E’ un momento importante in cui cominciamo a ristabilire regole per il mondo digitale che garantiscano l’equità e la contendibilità dei mercati”, ha aggiunto Colao, sottolineando l’importanza dell’introduzione di regole “più efficaci e più rapide” per regolare i ‘gatekeeper’, le “grandi piattaforme” come le Big Tech (Google, Apple, Facebook e Amazon) “molto potenti non solo economicamente ma anche socialmente nella formazione del consenso”.

Soddisfazione dai vertici Ue

“Il DSA e il DMA sono senza dubbio i regolamenti del mercato interno più importanti del decennio“, ha commentato su Twitter il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, soddisfatto di aver “raggiunto un accordo tra i 27 in meno di un anno”.

Soddisfazione anche da parte della vice presidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, che sempre sul social ha commentato: “Il tempo per mercati tech sicuri, liberi e competitivi si avvicina sempre di più”.

DSA e DMA

Ricordiamo che il pacchetto è stato proposto dalla Commissione europea lo scorso dicembre. In particolare, il DMA, dedicato ai mercati, si propone di porre fine alle pratiche sleali delle grandi piattaforme online in Ue, prevenendo operazioni che puntano ai monopoli e norme antitrust per promuovere l’innovazione, la concorrenza e l’equità del mercato digitale.

Il DSA, invece, regola i servizi di intermediazione online, punta invece principalmente a proteggere i cittadini dell’Ue da beni, contenuti o servizi illegali che circolano online e a tutelare i diritti fondamentali, in linea con il principio per cui “ciò che è illegale offline dovrebbe esserlo anche online”.