Il digitale “serve a uno scopo, è lo strumento” ma le mete sono due: sostenibilità ed equità sociale.
“La transizione ecologica è un obiettivo, è la meta, il cuore del piano ma è anche quasi sopravvivenza”. Lo dice il Ministro dell’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Vittorio Colao, spiegando qual è il progetto che il governo sta portando avanti.
L’altra parte di azioni per la ripartenza riguarda “l’equità sociale: perchè le disparità nel lungo termine sono inaccettabili e nel breve insopportabili”. Il digitale invece “serve a uno scopo, è lo strumento ma le altre due sono le mete”.
“Le proposte che mi stanno più a cuore sono in realtà quelle che non seguo direttamente ma quelle legate alla competenza e formazione, sotto il ministro Messa. La cosa più importante è continuare ad alimentare il nostro patrimonio di competenze, quelle tecnologiche in particolare”. Per questo occorre investire sulla formazione, soprattutto dei giovani.
L’obiettivo rimane quello di realizzare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nella sua interezza, “ci sono delle ‘milestones’ che se non rispettiamo ci faranno perdere l’accesso ai fondi: importante è quindi che il piano funzioni. Ricordiamoci che è debito. Il piano deve funzionare, deve portare crescita per poter ripagare questo debito”.
Colao poi passa al tema della rete unica, obiettivo più volte spiegato dal ministro come uno dei più imminenti nel PNRR: “lo sviluppo della rete è forse la cosa più semplice da fare: abbiamo bisogno di fibra perché sta lì per trent’anni e ha una capacità sostanzialmente infinita e abbiamo bisogno di 5G per tutti, che permetterà di fare applicazioni real time, le macchine, la logistica industriale eccetera: sono i due cardini dello sviluppo futuro e fra 5 anni li possiamo avere, sono convinto che in Europa avremo tra le migliori reti se lavoriamo bene”.