Com’era prevedibile, la faccenda Trump VS social network e l’oscuramento dei suoi profili social ha impattato non solo negli USA ma anche nel resto del mondo.
Riguarda ognuno di noi, infatti, la gestione da parte degli OTT della situazione, ecco perché non risulta fuori tempo o fuori luogo la nuova legge che la Polonia sta varando per controllare le piattaforme.
“Gli algoritmi o i proprietari delle società non dovrebbero decidere quali punti di vista sono giusti e quali no – aveva scritto nei giorni scorsi sulla sua pagina Facebook il premier polacco Mateusz Morawiecki – Non ci può essere alcun consenso alla censura”.
L’intento dei polacchi è quindi quello di mettere i colossi della Rete al di sotto della legge, strutturando un provvedimento che nel dettaglio impedirà alle piattaforme web di rimuovere i post controversi o di sospendere gli account, a meno che i contenuti pubblicati non siano esplicitamente in contrasto con la legge polacca (e in quel caso gli utenti potranno fare ricorso all’autorità pubblica).
Sebastian Kaleta, sottosegretario alla Giustizia, ha spiegato che “rimuovere contenuti legali sarebbe una diretta violazione della legge e dovrà essere rispettate dalle piattaforme che operano in Polonia” e ha affermato che l’idea è di far entrare in vigore la nuova norma da gennaio 2022.
Inoltre, il testo prevede la creazione di un consiglio per la libertà di espressione per esaminare i reclami degli utenti dei social network i cui account sono stati chiusi o il contenuto rimosso. Questo consiglio sarà composto da cinque membri che non potranno essere politici e saranno nominati dal parlamento per sei anni. “Il consiglio tutelerà il diritto costituzionale alla libertà di espressione su tutti i social network che operano in Polonia”, ha detto il ministro della Giustizia Zbigniew Ziobro.