Web tax globale: la proposta USA fa tremare le Big Tech

Con la nuova amministrazione Biden tremano le multinazionali, anche quelle a stelle e strisce. Infatti, dal nuovo presidente USA ĆØ stata avanzata una proposta perĀ un modello per la tassazione delle mega aziende: dovrebbero pagare le tasse ai governi nazionali sulla base delle vendite realizzate in ogni singolo Paese, a prescindere dalla loro presenza fisica.Ā 

Una web tax globale ĆØ un obiettivo che si cerca di raggiungere da mesi ormai, tanto che alcuni Paesi (come la Francia, ad esempio) hanno provveduto, per ora, ad approvarne una nazionale in attesa di una norma internazionale che possa mettere dā€™accordo tutti, in seno allā€™Ocse.Ā 

La proposta americana si inserisce nel quadro della richiesta di una minimum tax globale sulle grandi aziende e punta a creare un sistema fiscale internazionale piĆ¹ stabile in grado di arginare la proliferazione di web tax nazionali e impedire l’elusione fiscale.Ā  Ā  Ā 

Questo nuovo modello presentato ai governi, avrebbe ricevuto il sostegno del premier italiano e presidente di turno del G20, Mario Draghi, che si ĆØ detto a favore di una minimum tax globale sulle aziende.Ā 

In ogni caso, al G20, i leader dei Paesi partecipanti stanno negoziando sulla proposta elaborata dallā€™Ocse su un sistema di tassazione globale costruito intorno a due punti cardine:Ā 

  1. Il primo cambia le norme sullā€™allocazione dei profitti da parte di una azienda multinazionale, andando a creare un nesso tra la ā€œpresenza economicaā€ di una societĆ  e il Paese in cui matura i profitti al di lĆ  della sua ā€œpresenza fisicaā€.Ā Ovviamente il punto ĆØ chiaramente rivolto alle grandi tech company che spesso giocano sul fatto di non essere presenti fisicamente in un Paese per non pagarvi lƬ le tasse;
  2. Il secondo, invece, vuole introdurre una aliquota minima globale, ed ĆØ quello a cui si richiama la proposta americana.Ā 

Il nostro ministro dellā€™Economia,Ā Daniele FrancoĀ ha spiegato cheĀ questa indicazione ā€œĆØ coerente con il lavoro in atto allā€™interno del G20 sui due pilastri per la tassazione internazionale” e ha sottolineato di aspettarsi “di raggiungere un accordo entro luglio, speriamo al prossimo incontro dei ministri e dei governatori che si terrĆ  a Venezia”.

Il testo della proposta di Biden andrebbe a colpire circa 100 grandi aziende, incluse le tecnologiche ed ĆØ stato distribuito nei 135 Paesi che stanno trattando per raggiungere nellā€™Ocse un accordo comune.Ā 

Il punto cruciale, perĆ² rimane sempre lo stesso: sarĆ  difficile convincere Paesi come lā€™Irlanda e i Paesi Bassi, con sistemi fiscali vantaggiosi per le Big Tech, a firmare per una web tax. Invece,Ā potrebbe essere piĆ¹ semplice dare la prioritĆ  a un approccio che riguardi una tassazione minima che vada a colpireĀ le grandi multinazionali che non siano solo quelle tecnologiche a stelle e strisce.Ā