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Vetere scrive a FNSI: CCNL USPI-FNSI per “salvaguardare il sistema dell’informazione, il pluralismo, l’occupazione”

Nella giornata di lunedì 24 agosto, il Segretario Generale USPI, Francesco Saverio Vetere, ha mandato una lettera al Segretario Generale FNSI, Raffaele Lorusso, sulla difficile situazione creatasi con la disdetta del CCNL USPI-FNSI (in data 24 ottobre 2019) e con la successiva circolare INPGI (la n. 8 del 10 agosto scorso) che chiarisce: dal mese di giugno 2020 “i datori di lavoro con personale giornalistico i cui rapporti di lavoro risultano regolati dal suddetto CCNL (USPI-FNSI, ndr) scaduto dovranno far riferimento ai minimi retributivi  previsti dal CCNL giornalistico FIEG/FNSI, quale contratto collettivo stipulato dalle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative su base nazionale”. 

L’urgenza di giungere a una nuova soluzione comune per il CCNL è stata sottolineata anche dalla lettera scritta nella giornata di oggi dai giornalisti di Citynews a USPI e FNSI. Gli editori, in seria difficoltà dopo il crollo delle entrate pubblicitarie, si trovano con le spalle al muro in una situazione già complessa e critica di per sé. 

Le trattative per il rinnovo del contratto sono iniziate, le necessità degli editori sono impellenti e questo ha spinto il Segretario Generale USPI a scrivere la lettera che segue: 

“Ill.mo Dott. Raffaele Lorusso
Segretario Generale FNSI
E p.c.
Ill.mo Dott. Tommaso Daquanno
Direttore FNSI

Gentile Segretario Generale,

come certamente saprai, in questi giorni sta arrivando alle aziende che utilizzano il CCNL USPI-FNSI una comunicazione di INPGI sulla cessazione degli effetti del citato Contratto Nazionale e sull’inquadramento a fini previdenziali dei dipendenti sui minimi del CCNL FIEG-FNSI.

Tutto ciò trae spunto da una risposta di FNSI a INPGI in cui veniva comunicata la circostanza della mancata proroga del Contratto Nazionale, scaduto il 31 Maggio 2020. Nella stessa lettera, secondo quanto comunicato da INPGI, veniva altresì comunicata la circostanza che una trattativa fosse in corso, per arrivare a una diversa configurazione del Contratto Nazionale, in linea con le necessità espresse dalle parti contraenti.

A nostro avviso, per giurisprudenza e prassi costanti, nulla giustificava una decisione del genere da parte di INPGI, ma su questo le nostre perplessità troveranno risposta nelle sedi opportune. L’INPGI, secondo noi, ha agito con un margine di discrezionalità molto ampio, ben potendo decidere diversamente, evitando tutte le conseguenze disastrose che inevitabilmente si presenteranno.

L’emergenza Covid-19 ha messo in ginocchio le aziende, portando un calo del 50 % almeno degli investimenti pubblicitari e rendendo già solo per questo difficilissimo sostenere i costi aziendali. Era già stata stravolta ogni previsione sulla quale gli editori avevano impostato e programmato il 2020. La decisione di INPGI, almeno sui lavoratori dipendenti a orario, determina una tale aggravio di costi da configurare il profilo della eccessiva onerosità sopravvenuta, legittimando gli editori a ogni decisione sul futuro dei dipendenti giornalisti.

Si pongono, inoltre i temi del trattamento dei dipendenti con un contratto scaduto, in ordine alla cessazione della convenzione con CASAGIT, in ordine al profilo più volte rimarcato dalla giurisprudenza del venir meno degli scatti di anzianità, in ordine alla parte del CCNLG che riguarda il lavoro autonomo e molto altro ancora.

Su questi temi è necessario un chiarimento di FNSI, per guidare questa difficile transizione che mette in grave pericolo le aziende e i giornalisti, privati (aziende e giornalisti, ripeto) di ogni garanzia per il futuro, in ordine alla stessa sopravvivenza di un intero settore.

Al di là di ogni possibile decisione sulla trattativa in corso, è necessaria una sollecita decisione per regolare il presente e ridare serenità a tutti, nella consapevolezza di dover salvaguardare il sistema dell’informazione, il pluralismo, l’occupazione. In altri termini, il fondamento stesso della nostra democrazia e, in particolare, della nostra funzione, in quanto responsabili del settore.

Con i più cordiali saluti

 Francesco Saverio Vetere”

L’eventuale risposta della FNSI verrà pubblicata sul Notiziario USPI per tenere al corrente gli editori della situazione. 

Irene Vitale

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