“Se tutti lavorassero molto” sulla proposta di legge della Commissione Ue per regolare il digitale “potremmo forse essere in grado di farlo passare la prossima primavera”.
Così la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, nel corso di una videoconferenza organizzata dal Financial Times. La speranza è quella di finalizzare e quindi approvare definitivamente il pacchetto composto dal Digital Services Act (DSA) e dal Digital Markets Act (DMA) entro la prima metà del prossimo anno.
Il periodo pandemico ha evidenziato ancora di più il bisogno di regolamentazione degli OTT, per un mercato unico digitale più giusto e aperto alla reale concorrenza. Ovviamente le Big Tech non si trovano d’accordo e hanno già più volte esposto i propri dubbi. Primo fra tutti, quello che riguarderebbe il limitare dell’innovazione con l’introduzione di queste nuove regole.
La vicepresidente Ue ha tagliato corto sulla faccenda, affermando che la vera minaccia per l’innovazione è se i gatekeeper impediscono alle aziende di raggiungere i propri clienti.
Alla domanda sulla possibilità di trovare un compromesso con i Paesi Ue che vogliono imporre le proprie regole nazionali ai gatekeeper, Vestager ha fatto appello a trovare “una soluzione che non sia frammentata” per “mostrare al settore tecnologico che l’Unione agisce unita”, anche perché “è tempo che la democrazia arrivi nella tecnologia”.
Quindi, farlo al più presto ma soprattutto farlo insieme.