Meta, la società di Mark Zuckerberg, è stata accusata di aver violato le informazioni personali degli utenti Facebook negli Stati Uniti.
A carico dell’azienda, infatti, sono state depositate due azioni legali collettive per aver violato le leggi che regolano la produzione e la condivisione dei dati sanitari.
Pixel di Meta
La vicenda vede come protagonista il software di monitoraggio analitico Pixel, che consente agli sviluppatori e gestori di siti web di tracciare le attività dei visitatori sui loro portali.
Lo strumento avrebbe raccolto elementi sensibili sui pazienti quando questi navigavano sui siti di ospedali e cliniche. In base alla legge sulla privacy americana, le organizzazioni necessitano del consenso del paziente per condividere informazioni sanitarie con terzi. Secondo l’accusa, Meta non avrebbe mai richiesto l’autorizzazione da parte degli interessati.
Un’indagine separata dell’organizzazione no-profit The Markup ha rilevato che 33 dei 100 principali ospedali negli Stati Uniti utilizzano Pixel sui loro siti web. In 7 ospedali è stato installato sui portali dedicati ai pazienti e protetti da password.
Una delle due azioni legali, depositata a giugno, afferma pertanto che almeno 664 fornitori hanno condiviso informazioni mediche con Facebook tramite Pixel.
Inoltre, stando ad una testimonianza riportata da ANSA, a giugno Pixel avrebbe prima ottenuto e poi utilizzato dati sugli utenti per mostrare annunci personalizzati. Ad esempio, pubblicità su cure per problemi al cuore e alle articolazioni.
Gli organizzatori delle azioni legali hanno richiesto i danni per conto di tutti gli utenti di Facebook, i cui operatori sanitari si affidano al software Pixel.