La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha tenuto un discorso presso la sede del Parlamento europeo, in cui ha espresso i propositi Ue riguardo alla regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale (IA).
La proposta è quella di guardare al futuro e di non sottovalutare l’impatto sociale che avrà l’IA sulle nostre vite. La presidente ha quindi suggerito di muoversi in anticipo lavorando ad una regolamentazione così da “guidare l’innovazione in modo responsabile”.
Nello specifico, von der Leyen ha suggerito di istituire un organismo di supervisione che si impegni a studiare i rischi e i benefici dell’IA per l’umanità.
In poche parole, la strada che l’Europa sceglie di intraprendere è quella di continuare ad investire sull’IA, sostenendo le start-up che si occupano di machine learning di computer ad alta prestazione, ma allo stesso tempo disciplinare il settore per tutelare i diritti degli utenti.
AI Act
È ormai dal 2021 che l’Unione europea sta lavorando ad una normativa per salvaguardare i suoi cittadini dai potenziali rischi dell’IA.
Attualmente le istituzioni Ue si stanno confrontando con i Paesi membri per arrivare all’applicazione dell’AI Act. Il testo unico, già approvato dal Parlamento europeo, stabilisce le regole da rispettare sull’uso dell’IA.
L’AI Act impone alcuni divieti come l’uso di sistemi di identificazione biometrica ad Intelligenza Artificiale in tempo reale nei luoghi pubblici, e più in generale, mira a proteggere i dati degli utenti ed evitare qualsiasi tipo di discriminazione nel rispetto dei diritti umani e del diritto alla privacy.
Il testo ribadisce che i sistemi di Intelligenza Artificiale devono essere supervisionati, così da garantire sicurezza, trasparenza e tracciabilità agli utenti.
Articolo di F.M.