Il lavoro dell’Ue per la regolamentazione degli OTT prosegue incessantemente.
Il Digital Service Act (DSA) e il Digital Market Act (DMA) sono ancora al vaglio delle istituzioni europee (la votazione definitiva per l’approvazione dovrebbe avvenire nel dicembre 2021).
Nel frattempo, però, la Commissione europea fa sapere che è pronta a usare “l’artiglieria pesante” se le sostanziose multe per regolamentare le Big Tech previste da DSA e DMA non saranno sufficienti a scongiurare comportamenti illeciti.
È il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, che ha chiarito di nuovo la posizione Ue, in relazione al caso del furto di dati personali che ha riguardato oltre 530 milioni di utenti di Facebook.
Tutela dei dati personali online
La separazione strutturale dei giganti del web in Europa, minacciata da Breton, avverrà nel caso in cui le grandi piattaforme non tutelino i dati dei propri utenti. Quindi, se il Parlamento Ue approverà le proposte normative della Commissione Ue, “vorremmo assistere a uno smantellamento di queste grandi piattaforme” ha dichiarato il commissario parlando alla commissione per il Mercato interno del Pe.
DSA e DMA, che regolano rispettivamente i contenuti online e la concorrenza digitale, “contribuiranno a proteggere ulteriormente i cittadini“, ha sottolineato Breton, insistendo sulla necessità che le piattaforme “debbano essere ritenute responsabili delle loro azioni”.
Furto dei dati personali su Facebook
Intanto l’Irlanda, sede europea di Facebook, ha avviato un’indagine ufficiale per verificare eventuali violazioni del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) europeo. L’autorità irlandese che vigila sul rispetto della privacy (Data Protection Commission, Dpc) ritiene che “una o più disposizioni potrebbero essere state state violate in relazione ai dati personali degli utenti di Facebook”. Ora l’accertamento riguarderà il “modo in cui Facebook ha elaborato i dati attraverso i suoi strumenti di sincronizzazione dei contatti Messenger e Instagram, nonché il suo strumento di ricerca dei contatti”.
Dal canto suo, il gigante dei social ha assicurato di stare “cooperando pienamente” con l’Irlanda.