Dopo mesi di trattative, Elon Musk ha annunciato di non voler più procedere con l’acquisizione di Twitter.
La comunicazione è stata notificata, con una lettera del suo avvocato, alla Securities and Exchange Commission (SEC), la società che controlla la Borsa USA.
Subito dopo, le azioni di Twitter sono crollate del 9%. Il social media ha quindi dichiarato di essere pronto ad avviare un’azione legale contro Musk.
“Twitter non ha rispettato i suoi obblighi contrattuali”
“Twitter non ha rispettato gli obblighi contrattuali e non ha fornito le informazioni richieste“, si legge nella lettera inviata dall’avvocato del patron di Tesla.
Inoltre, “a volte Twitter ha ignorato le richieste di Musk, a volte le ha respinte per motivi che ci sembrano ingiustificati e in altre occasioni ha fornito informazioni incomplete o inutilizzabili”, spiega il legale.
Il problema degli account fake
Come riporta il Washington Post, a far prendere la decisione finale al patron di Tesla sarebbero stati i dati forniti da Twitter sugli account spam, non verificabili secondo i legali di Musk.
Il miliardario statunitense chiedeva da diverso tempo il numero preciso dei profili fake ma il Consiglio di Amministrazione del social aveva comunicato le cifre solo un mese fa.
Il tentativo era stato quello di superare l’impasse e avviare l’accordo verso la chiusura, con il voto degli azionisti sull’acquisizione atteso agli inizi di agosto.
Proprio per questo, Twitter aveva accettato di concedere al miliardario anche l’accesso alla sua intera ‘firehose’, ovvero l’enorme banca dati che include gli oltre 500 milioni di tweet postati ogni giorno.
Tuttavia, non sembra comunque essere bastato al CEO di Tesla che ora ha messo un punto definitivo alla questione.