Parere sullo schema delle “Linee guida operative per la fruizione dei servizi SPID da parte dei minori”, di AgID.
Linee guida operative per la fruizione dei servizi SPID da parte dei minori
Con la nota dell’11 gennaio 2022, l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) ha trasmesso al Garante, al fine di ottenerne il parere, lo schema delle “Linee guida operative per la fruizione dei servizi SPID da parte dei minori”. Il nuovo schema ha modificato le precedenti versioni trasmesse nel 2021, precisando che la relativa valutazione di impatto è in fase di aggiornamento rispetto a quella da ultimo effettuata nell’agosto 2021.
La risposte del Garante privacy
Il Garante per la protezione dei dati personali parere reso sullo schema delle “Linee guida operative per la fruizione dei servizi SPID da parte dei minori”, proposto da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), del 2 febbraio 2022 – Doc-Web: 9744322.
Uso dello SPID da parte dei minori
Il Garante per la protezione dei dati personali così in merito alle garanzie per l’utilizzo del Sistema pubblico di identità digitale (SPID) da parte dei minori:
- – I ragazzi sopra i quattordici anni potranno dotarsi di un’identità SPID per accedere ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione a loro rivolti.
- – I più piccoli invece potranno utilizzarlo solo per i servizi online forniti dalle scuole. Saranno i genitori a richiedere lo SPID per loro.
Le motivazioni
“I trattamenti sottesi al rilascio di SPID e al suo utilizzo per l’accesso ai servizi online – si legge nel comunicato del Garante – espongono infatti i minori a rischi che richiedono una specifica protezione. Con l’adozione di adeguate misure per mitigarli. Distinguendo tra gli ultraquattordicenni e gli infra-quattordicenni in ragione del diverso grado di maturità e consapevolezza”.
Le richieste di modifiche del Garante
L’Autorità ha chiesto ad AgIDdi modificare lo schema introducendo garanzie aggiuntive.
In particolare:
- 1) con riferimento alla procedura di rilascio dell’identità SPID da parte degli identity provider che richiede un’accurata verifica dell’identità del genitore e del minore;
- 2) e l’individuazione delle informazioni da raccogliere e conservare, nel rispetto del principio di minimizzazione.
Anche i service provider dovranno impegnarsi a valutare quali siano i servizi da offrire direttamente ai minori e le garanzie da assicurare in ragione delle caratteristiche degli stessi.
Introduzione di un periodo sperimentale
L’utilizzo di SPID per gli infraquattordicenni, ammissibile unicamente per i servizi online offerti dalle scuole (come, ad esempio, il registro elettronico), dovrà avvenire per un periodo sperimentale, fino al 30 giugno 2023. Garantendo comunque l’accesso a tali servizi senza SPID con le modalità eventualmente già in uso.
Al termine della sperimentazione, che coinvolgerà anche il Ministero dell’istruzione, dovrà essere valutata l’adeguatezza delle misure adottate.
Informativa semplice e chiara
Inoltre, l’informativa rivolta ai minori dovrà avere un linguaggio semplice e chiaro.
Al compimento della maggiore età, l’interessato dovrà espressamente scegliere se mantenere o revocare la propria identità digitale, anche con modalità diverse da SPID.
AgID, relazione al Garante privacy
L’AgID dovrà trasmettere al Garante Privacy una relazione sull’utilizzo di SPID per i minori, indicando i servizi offerti, il numero di identità rilasciate, le eventuali criticità rilevate e le misure individuate per porvi rimedio.