NewsGuard – società che svolge ricerche sulle testate giornalistiche online per aiutare i lettori a distinguere quelle che fanno realmente giornalismo, da quelle che non lo fanno – ha condotto un report speciale che analizza la crescita impressionante di siti di informazione inaffidabili e che diffondono fake news.
Secondo lo studio, infatti, nel 2020 i siti di notizie inaffidabili hanno raddoppiato la loro quota di presenza sui social media. Sono quindi sempre più presenti come principali fonti di notizie online, soprattutto sulle piattaforme social.
Analizzando likes, condivisioni e commenti su Facebook e Twitter questi siti sono apparsi nella top 100 USA delle nuove fonti sui social media, quasi raddoppiando la loro presenza rispetto al 2019, crescendo nelle reazioni da 8,6 a 16,3 miliardi.
Il drammatico aumento della presenza online di questa tipologia di siti, non sorprende, almeno nel 2020: la pandemia e le elezioni hanno contribuito ad un maggiore uso complessivo dei social media e di Internet in generale, con un numero di persone che si recano online in ricerca di notizie in costante aumento.
Tuttavia, NewsGuard ha constatato che una parte significativa di tale crescita ha riguardato questi siti web inaffidabili che non rispettano gli standard fondamentali di credibilità e/o trasparenza. Nel 2020, il 17% delle prime 100 fonti di notizie proveniva da siti di tipo rosso (generalmente inaffidabili) rispetto all’8% nel 2019; il grafico che segue mostra l’aumento dell’impegno e l’aumento della quota dei siti denominati rossi.
Nel 2019, i siti valutati “red” da NewsGuard hanno acquisito circa 700 milioni di interazioni. Nel 2020, 2,8 miliardi di interazioni provenivano da siti rossi, più di quattro volte rispetto all’anno precedente. Questa crescita sconsiderata ammonta ad un aumento del 305%, mentre i siti considerati verdi (quelli ritenuti totalmente affidabili) hanno registrato un aumento del 69%.
Il sito considerato rosso che ha registrato maggiori interazioni, secondo il report di NewsGuard, è il Daily Wire, con 2,5 interazioni in più nel 2020 rispetto all’anno precedente.