Per il 2020 è prevista una spesa non superiore a 20 milioni di euro, la quale sarà incrementata di 20 milioni di euro annui a decorrere dal 2021.
“Come annunciato, sono in arrivo i fondi alle scuole per l’acquisto dei giornali. Puntiamo così a far crescere la conoscenza e lo spirito critico dei ragazzi. Al contempo combattiamo le fake news, tutelando l’informazione di qualità e la democrazia”.
Con questo post sul proprio profilo twitter, il sottosegretario con delega all’editoria, Andrea Martella, ha annunciato l’imminente erogazione alle scuole statali e paritarie italiane del fondo messo a disposizione dalla legge di bilancio 2020 per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore.
La presidenza del Consiglio dei ministri emanerà a breve un decreto dello stesso sottosegretario – di concerto con il ministro della Istruzione – che stabilirà le modalità di accesso ai contributi.
Ricordiamo che il comma 390 dell’articolo 1 della Legge 27 dicembre 2019, n.160 (Bilancio 2020) ha stanziato, a decorrere dall’anno 2020, un contributo – fino al un massimo di 20milioni di euro – alle istituzioni scolastiche statali e paritarie che adottano programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi, nell’ambito dei Piani per l’offerta formativa rivolti ai frequentanti la scuola secondaria di primo grado, fino al 90 per cento della spesa per l’acquisto di uno o più abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale.
Intanto il Ministero della Istruzione ha invitato tutti gli istituti scolastici interessati a inserire corsi e attività per favorire la lettura critica nei propri piani triennali dell’offerta formativa.
Al sottosegretario, ha fatto da eco il Viceministro alla istruzione, Anna Ascani, che al quotidiano La Repubblica ha dichiarato: “Dobbiamo essere molto soddisfatti per questa notizia perché stiamo rafforzando la missione educativa della scuola. Diamo ai nostri studenti strumenti e risorse per crescere e diventare cittadini consapevoli. Stiamo costruendo per loro un sistema d’istruzione che non si limita a formarli dal punto di vista nozionistico, ma apre finestre sul presente e li accompagna nella società affinché possano esserne protagonisti”, collegando il “bonus giornali” per le scuole al “bonus cultura” per i 18enni.