Pubblicità, UNA: -12,2% nel 2020, ma ripresa nel 2021, +13%

Anche il centro studi di UNA -Aziende della Comunicazione Unite- conferma il trend della pubblicità per questa seconda parte dell’anno: un -12,2% in chiusura, dato già pronosticato da UPA e che prospetta un numero degli investimenti pubblicitari in lieve aumento rispetto ai pronostici rilasciati durante il lockdown. 

Durante la presentazione dei nuovi dati, sono intervenuti nomi autorevoli per commentare la situazione economica italiana allo stato attuale delle cose. In lenta ripresa sì, ma attenzione all’andamento dei contagi che potrebbe infliggere nuovi danni in questo momento di incertezza nazionale e mondiale. 

Marianna Ghirlanda, del Centro Studi di UNA, ha presentato nel dettaglio le stime complessive dell’associazione, sia sul mercato degli investimenti nel suo complesso, che sull’andamento dei vari mezzi. Probabilmente il 2021 vedrà la crescita del mercato dei media, con la spinta del digital che quindi dovrebbe portare, tra le altre cose, il valore di mercato dell’advertising a 7,7 miliardi di euro. 

L’analisi dei mesi passati mostra come il 2020 e la sua pandemia abbiano colpito tutti i mezzi, in particolare la stampa, con i periodici scesi del -31,5%. Sicuramente bisogna considerare la più volte citata modificazione nelle abitudini di fruizione dei media durante il lockdown, che ha avvicinato la maggior parte degli italiani al web e ai vari device utilizzati per l’accesso alle informazioni.

Si registra, inoltre, un andamento migliore del previsto per la stampa quotidiana, con un dato di segno negativo (-20,7%) ma pur sempre meglio del -27,4% stimato a luglio. In ripresa anche il digital: -5,3%, meno della metà delle stime di luglio, ovvero -12,1%.

Per il prossimo anno si conferma l’aspettativa di una ripresa per i settori maggiormente colpiti nel 2020. In particolare per il digital si pronostica un +14,3%, per la stampa i segni di miglioramento dovrebbero rivelarsi veritieri, anche se non si riesce a superare la soglia della “doppia cifra” (6,0% per i periodici e 3,3% per i quotidiani), ma in ogni caso migliora la prospettiva rispetto alle stime di luglio, che in entrambi i casi erano sotto il 2%.

Quindi, secondo UNA, “una matura ed equilibrata fase di convivenza col virus dovrebbe consentire una resistenza ed una ripartenza migliore del mercato”.