Grazie alla Direttiva 12622/18, gli Stati membri che lo desiderano potranno applicare aliquote IVA ridotte anche alle pubblicazioni elettroniche. Le aliquote super ridotte e pari a zero saranno possibili solo per gli Stati membri che giĆ le applicano alle pubblicazioni “fisiche”.
Il 2 ottobre 2018, si legge in un Comunicato del Consiglio “Economia e finanza” (ECOFIN) dellāUnione europea, il Consiglio ha approvato una proposta che consente agli Stati membri di applicare alle pubblicazioni elettroniche aliquote IVA ridotte, super ridotte o pari a zero, provvedendo cosƬ ad allineare le norme IVA per le pubblicazioni elettroniche e fisiche.
Il testo contribuirĆ al piano dell’UE sul “Mercato unico digitale”.
Sulla base delle norme IVA attuali (direttiva 2006/112/CE) in Europa, i servizi forniti per via elettronica sono sottoposti ad aliquota IVA standard, cioĆØ minimo al 15%, mentre le pubblicazioni su supporto fisico possono beneficiare di aliquote non standard.
Per le pubblicazioni fisiche – libri, giornali e riviste – al momento gli Stati membri hanno la possibilitĆ di applicare un’aliquota IVA ridotta, pari almeno al 5%. Alcuni sono stati autorizzati ad applicare aliquote IVA “super ridotte” (meno del 5%) o pari a zero (con relativa detraibilitĆ dell’IVA).
Grazie alla nuova direttiva gli Stati membri che lo desiderano potranno applicare aliquote IVA ridotte anche alle pubblicazioni elettroniche. Le aliquote super ridotte e pari a zero saranno possibili solo per gli Stati membri che giĆ le applicano alle pubblicazioni “fisiche”.
Le nuove norme saranno applicate su base temporanea in attesa di un nuovo sistema IVA “definitivo”. La Commissione ha presentato proposte per il nuovo sistema che consentirebbero agli Stati membri di fissare le aliquote IVA con maggiore flessibilitĆ rispetto a ora.
Procedura
L’accordo ĆØ stato raggiunto in una sessione del Consiglio “Economia e finanza”. La direttiva sarĆ adottata senza ulteriore discussione dopo che il testo sarĆ stato messo a punto in tutte le lingue ufficiali.
La direttiva richiede l’unanimitĆ in sede di Consiglio, previa consultazione del Parlamento europeo (base giuridica: articolo 113 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea). Il Parlamento europeo ha reso il suo parere il 1Āŗ giugno 2017.
Ā«La proposta rientra negli sforzi di modernizzazione dell’IVA per l’economia digitale e ci permette di stare al passo con il progresso tecnologicoĀ» ha commentato Hartwig Lƶger, Ministro delle finanze dell’Austria, Paese che attualmente esercita la presidenza del Consiglio.
Con questa Direttiva, lāEuropa segue la direzione presa dallāItalia, che dal 1Ā° gennaio 2015 (per gli e-book) e dal 1Ā° gennaio 2016 (per i quotidiani e periodici digitali) ha scelto di applicare lāIva al 4% ā e non piĆ¹ al 22% ā come per la stampa cartacea.
Ā«Una battaglia nata in Italia. ā ha dichiarato il Segretario generale dellāUSPI, Francesco Saverio Vetere ā Ricordiamo, in questa occasione, lāimpegno dellāUSPI per lāapplicazione dellāIVA agevolata anche alle banche dati online, avvenuta con la Risoluzione 120/E/2017Ā del 28/09/2017Ā».
(Foto in alto: Il Consiglio dell’Unione europea, da www.interno.gov.it)