Ma la sfida del PNRR sarà cruciale.
Il Commissario agli affari economici Paolo Gentiloni ha presentato le “Previsioni economiche d’autunno 2021: dalla ripresa all’espansione, con qualche turbolenza“.
“L’economia europea si sta riprendendo più rapidamente del previsto”, ha dichiarato il Commissario.
Bruxelles stima, per il nostro Paese, una chiusura del 2021 con il Pil al 6,2% (in estate si prevedeva il 5%) mentre nel 2022 la crescita dovrebbe assestarsi al 4,3%.
Il Pil italiano, nonostante l’inflazione e lo spettro dei contagi, “è destinato a continuare a espandersi”, spiega l’UE che, nelle sue stime include anche l’impatto del Recovery.
Ed è proprio qui che Roma è chiamata all’ultimo scatto: “Ha una responsabilità particolare perché’ ha avuto più risorse, serve concentrarsi su questa sfida”, è il monito del Commissario agli affari economici Paolo Gentiloni.
“Noi guarderemo con grandissima attenzione e con spirito di collaborazione alla fase esecutiva del Pnrr”, sottolinea Gentiloni sul proprio profilo twitter.
Al momento l’Italia ha centrato 28 obiettivi su 51 tra quelli elencati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il 2021.
Il tempo stringe e, quasi certamente, Roma non sarà nel primo gruppo di Governi europei a chiedere le risorse del Next Generation Ue per quest’anno, ma c’è anche chi in Europa è più indietro.
Il nostro Commissario europeo da un lato spiega che “pochi” come lui possono conoscere quanto sia “difficile quest’impresa”. Dall’altro rileva che il Governo italiano “sta agendo con grande determinazione, con un sostegno parlamentare notevole”.
Intanto, domani martedì 16 novembre, inizierà il suo corso l’esame della conversione in legge della manovra finanziaria 2022.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza e la legge di bilancio catalizzano il lavoro del Governo da qui a fine anno. La manovra è stata firmata da Mattarella ed è in arrivo in Senato, dove si aprirà martedì la sessione di bilancio.
I partiti, già irritati dalla compressione dei tempi di esame, preparano emendamenti. Il dossier più spinoso si annuncia quello delle tasse, dal momento che bisogna ripartire gli 8 miliardi stanziati per ridurre il cuneo fiscale, decidendo di quanto tagliare l’Irpef e di quanto l’Irap.
Il Governo vorrebbe chiudere la partita entro fine novembre. Ma potrebbe aspettare le indicazioni che verranno dagli emendamenti parlamentari per poi presentare una propria proposta di sintesi.
La discussione potrebbe comunque aprirsi già martedì, quando Mario Draghi, con Daniele Franco e Andrea Orlando, vedrà i sindacati per avviare il tavolo sulle pensioni.
Nella Legge di Bilancio 2022 sono stanziati 350 milioni per il rilancio dell’editoria.
Nell’ultima bozza della manovra compare intanto una norma per una spinta all’attuazione del Recovery plan: aumenta di 10 miliardi nel 2022 (da 40 a 50) il Fondo rotativo per l’attuazione del piano, che anticipa i contributi che via via arriveranno dalla Ue.
(Foto in alto: la Commissione europea, tratta da https://ec.europa.eu)
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