L’azienda proprietaria di Facebook presenta, sul suo blog ufficiale, il nuovo supercomputer ad altissime prestazioni, Research Super Cluster (RSC), che accelererà la ricerca sull’Intelligenza Artificiale (IA) e aiuterà a costruire il Metaverso.
L’IA può attualmente eseguire compiti come tradurre testi tra lingue e aiutare a identificare contenuti potenzialmente dannosi, ma lo sviluppo della prossima generazione di questa tecnologia richiederà potenti supercomputer capaci di quintilioni di operazioni al secondo.
In questo contesto di rapida trasformazione tecnologica è stato progettato il RSC, tra i più performanti supercomputer disponibili oggi, che diventerà il faro di punta della categoria una volta realizzato sul mercato.
“Ci auguriamo che RSC ci aiuti a costruire sistemi di Intelligenza Artificiale completamente nuovi che possano, ad esempio, potenziare le traduzioni vocali in tempo reale di grandi gruppi di persone, ciascuna delle quali parla una lingua diversa, in modo che possano collaborare senza problemi a un progetto di ricerca”, spiega la società.
Meta è impegnata in investimenti a lungo termine sull’IA fin dal 2013, quando è nato il Laboratorio di ricerca sull’Intelligenza Artificiale di Facebook.
“Negli ultimi anni abbiamo fatto passi da gigante nell’IA grazie alla nostra leadership in una serie di aree, compreso l’apprendimento auto-supervisionato, con il quale gli algoritmi possono apprendere da un gran numero di esempi non etichettati e dai trasformatori che permettono ai modelli IA di ragionare in modo più efficiente, concentrandosi su alcune aree dei loro input”, spiega il team di Facebook.
Nel caso di tecnologie come il Natural Language Processing (NLP) è necessario che il sistema di IA funzioni in maniera efficace operando su più lingue o dialetti, mentre il riconoscimento vocale deve riuscire a performare anche in contesti rumorosi. L’infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni è quindi una componente determinante nella formazione di modelli così grandi. “All’inizio del 2020, abbiamo deciso che il modo migliore per accelerare il progresso era quello di progettare una nuova infrastruttura di calcolo – RSC” prosegue l’azienda.
I ricercatori di Meta hanno già iniziato a utilizzare RSC per riuscire a sviluppare campioni di elaborazione del NLP, con l’obiettivo di realizzare schemi, con trilioni di parametri, che serviranno a costruire nuovi modelli IA in grado di lavorare in centinaia di lingue diverse, analizzando senza soluzione di continuità testo, immagini, e video insieme.
“Per soddisfare i requisiti di privacy e sicurezza, l’intero percorso dei dati dai nostri sistemi di archiviazione è sempre crittografato end-to-end e dispone degli strumenti e dei processi necessari per verificarlo – spiega Meta – Prima che i dati vengano importati in RSC devono passare attraverso un processo di revisione della privacy per confermare che l’informazione sia stata resa anonima correttamente. I dati vengono crittografati prima che possano essere utilizzati per addestrare modelli di Intelligenza Artificiale e le chiavi di decrittazione vengono eliminate regolarmente per garantire che i dati più vecchi non siano più accessibili”.
Il supercomputer sarà pronto per la primavera del 2022, intanto si passa alla fase due della progettazione.
“Questa ricerca non solo aiuterà a mantenere le persone al sicuro sui nostri servizi oggi, ma anche in futuro, quando costruiremo il Metaverso. Con il passaggio di RSC alla prossima fase abbiamo in programma di farlo crescere e di potenziarlo, mentre iniziamo a gettare le basi per la realtà aumentata”, conclude Meta.
Articolo di I.M.
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