I dati della carta continuano ad essere in calo, soprattutto se si guarda a quelli di vendita e distribuzione. Anche il numero delle edicole che chiudono ogni anno è abbastanza impressionante, tanto che da mesi sono stati allargati i servizi ai cittadini all’interno dei punti vendita di giornali e riviste.
Ecco perché diventano importanti alcune iniziative che vengono prese per modernizzare e addirittura rivoluzionare il sistema italiano delle edicole.
Per esempio, a Varese è nata da poco “L’edicola mobile-cultura in movimento”. Varese si aggiunge ad altre città che hanno avviato tipi di progetti simili: riempire gli spazi vuoti lasciati da edicole chiuse, consegnando giornali e riviste e riportando così l’informazione ai cittadini, il più vicino possibile.
Matteo Ferrario, tra gli ideatori del progetto, spiega che lo scopo è proprio quello di portare “giornali, che siano settimanali, mensili, periodici, quotidiani o fumetti, a quei cittadini che vivono in quelle zone che, per mille ragioni diverse, sono rimaste “prive” di un’edicola ripristinando, così, un servizio pubblico”.
Per gli ideatori, l’idea nasce dal puro spirito di osservazione. Durante il lockdown e i periodi di chiusura, “l’edicola era uno di quei luoghi che aveva riconquistato una centralità. Come punto di riferimento anche sociale, magari come banale “scusa” per poter uscire di casa per qualche minuto. Di sicuro un punto di aggregazione che non può mancare in una comunità”. Quindi anche la vendita di carta stampata è diventata “delivery”.
Che la carta abbia un futuro, ne siamo certi. Sarà un futuro probabilmente diverso da quello a cui siamo abituati e iniziative del genere iniziano a dimostrarlo.