Ape-car, le edicole mobili per far fronte alle chiusure dei punti vendita dei giornali

Calo delle vendite, calo del fatturato pubblicitario e chiusura di molte edicole, sono i problemi che affliggono l’editoria cartacea da qualche anno ormai. 

L’allarme è stato lanciato più volte e da più parti, ma per fortuna, c’è ancora la voglia e il coraggio di mettersi in gioco con nuovi programmi.

Ed è il caso dell’imprenditore milanese Andrea Carvini, che dal gennaio 2020 ha avviato un progetto innovativo che riguarda le edicole: Ape Car, la prima edicola mobile italiana, che porta i giornali in giro (per ora solo nella città di Milano). 

Il motivo? Il continuo e inesorabile calo degli introiti delle edicole e i costi ingenti della gestione delle strutture che ha conseguentemente causato la chiusura di molti dei punti vendita esclusivi della filiera editoriale. 

Carvini ha quindi pensato di portare l’edicola in giro per la città, dando vita ad un progetto, “Edicole Quisco”, che ha l’obiettivo di avvicinare i giornali il più possibile ai lettori, nelle zone periferiche, in prossimità delle scuole, nei luoghi in cui prima erano presenti i chioschi degli edicolanti, ormai chiusi, con un solo limite: che venga rispettata una distanza minima di 200 metri dalle edicole ancora aperte, per una questione di concorrenza.

I tragitti giornalieri e i luoghi in cui l’Ape si ferma sono documentati sulla pagina Facebook di Quisco e i lettori possono trovarli nel calendario settimanale aggiornato. 

Così facendo, l’imprenditore milanese assicura che le vendite sono buone e i costi fissi sono chiaramente contenuti (non c’è Tari, Tasi, non c’è costo di occupazione di suolo pubblico e nemmeno utenze). Per questo l’intenzione è quella di allargare il progetto con una seconda Ape-edicola a Milano e un’altra a Varese che inizierà presto a scorrazzare per le vie della città.