In ginocchio il mondo della carta, nel nostro Paese e non solo. Il settore editoriale è in seria difficoltà a causa dell’aumento dei costi dell’energia, considerato che le cartiere fanno parte di quella categoria di attività energivore, ovvero che consumano importanti quantità di energia per produrre un bene.
L’innalzamento dei costi della carta, quindi, sta producendo effetti disastrosi su tutta la filiera, sia per quanto riguarda l’editoria periodica che la libraria.
In particolare, quest’ultima sta denunciando la situazione in vista delle ingenti vendite relative ai libri di testo. La ripartenza scolastica è vicina e c’è “carenza della materia prima, la carta. Questo problema sta rallentando la produzione e preoccupa moto i librai perché a inizio anno scolastico non c’è la piena disponibilità dei testi”, ha spiegato il presidente A.L.I., Paolo Ambrosini.
Dagli ultimi dati emerge che nel 2021 la produzione della carta in Italia è stata di oltre 9,6 milioni di tonnellate. La destinazione principale di tutta questa immensa produzione è stato il settore editoriale che ha raccolto ben il 1120% del prodotto.