Investimenti pubblicitari: video online meglio dei social

Nel 2022 gli investimenti pubblicitari a livello globale cresceranno del +8%. Il dato, emerso dall’ultimo report Advertising Expenditure Forecasts di Zenith, risulta essere in ribasso rispetto alla stima del +9,1% rilasciata nell’edizione precedente.

Nel 2023 il mercato dell’advertising continuerà a crescere, con una stima che si aggira intorno al +5,4%.

Nonostante l’inflazione elevata gli investimenti in advertising mantengono un trend tutto sommato positivo. Anche nel 2024 la stima prevede un rialzo pari al +7,6%.

Gli eventi

Secondo l’analisi di Zenith, a trascinare molto il mondo advertising, saranno i molti eventi in programma. Dopo due anni di pandemia, gli investimenti per questo tipo di manifestazioni saranno ingenti. Le Olimpiadi invernali, le elezioni di metà mandato negli Stati Uniti e il Campionato Mondiale di calcio saranno i principali traini.  

I canali

Il costo della pubblicità del video online aumenterà di circa il +7%. Gli altri canali digital registreranno un aumento medio dei prezzi del +3% previsto per social media e digital display. Stabile, invece, quello della stampa dove calano le audience e anche gli investimenti sul mezzo.

In generale, Zenith prevede che il 62% dei budget pubblicitari sarà speso sui media digitali nel 2022 (contro il 59% del 2021), percentuale che raggiungerà il 65% nel 2024.

In Italia

Forte ripresa, nel nostro Paese, nel periodo post-pandemico. Per il 2022, Zenith stima una crescita intorno al +0,6%, tornando così ai livelli del 2019. In particolare, l’incremento negli investimenti digital è stimato al +3,7%, gli OTT faranno da traino.

“Un contesto macroeconomico volatile come quello attuale, richiede una lettura dinamica delle stime sull’andamento del mercato pubblicitario. Oggi confermiamo una crescita per il 2022 al 0,6%, con una contrazione rispetto alle precedenti. Ma di contro vediamo segnali positivi che arrivano da alcuni settori, con un contributo interessante di nuovi player che entrano sul mercato in maniera significativa. La spinta inflattiva non ha risparmiato il media, ma siamo convinti che questa non si batta solo con temi di negoziazione, ma con l’intelligenza e l’uso dei dati per affrontare in modo diverso le pianificazioni, per recuperare e incrementare la capacità di buying e l’efficienza ed efficacia delle campagne”, dichiara Andrea Di Fonzo, Chief Media Officer Italia di Publicis Groupe e CEO di Zenith.