Si è tenuta ieri 24 maggio 2021, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma, la tradizionale presentazione davanti a rappresentanti del mondo istituzionale della Relazione annuale Auditel – edizione 2021, dal titolo “Il ruolo di Auditel nella nuova realtà multischermo della TV oltre il televisore“.
Presenti solo: Andrea Imperiali, Presidente Auditel; Giuseppe Rocco Moles, sottosegretario con delega all’Editoria; Anna Ascani, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico; Alberto Barachini, presidente della Commissione di vigilanza Rai; Giacomo Lasorella, Presidente AGCOM.
Mentre il numeroso parterre delle televisioni, della pubblicità e della comunicazione per le regole restrittive causa Covid, decise dal Senato, che ospita, ha potuto seguire i lavori in diretta streaming.
Nel suo intervento e, poi, in una intervista pubblicata dalla Agenzia Stampa Teleborsa Srl, il sottosegretario Giuseppe Moles ha rilasciato alcune dichiarazioni.
“Il recepimento della Direttiva copyright, e in particolare gli articoli 15 e 17, che qualcuno ha definito l’area sismica della stessa direttiva, sono oggetto di una attenta e approfondita riflessione mia e del mio Dipartimento.
Questo proprio per garantire a tutti il diritto all’accesso, prevedendo le giuste remunerazioni per tutti coloro i quali contribuiscono a essere il motore dei contenuti, i piccoli e grandi editori, gli autori, i giornalisti. Delle cui informazioni ognuno di noi ha diritto di fruire e tutto ciò vale per le televisioni, per le radio, per il web e per i servizi che esso propone”, ha affermato il sottosegretario.
“Credo- ha aggiunto Moles – che proprio questa debba essere la nostra mission, il nostro compito: favorire chiunque voglia stare sul mercato multistrato, regolamentando e arginando le pur segnalate asimmetrie economiche. E non solo, con meccanismi di sostegno all’inclusione tecnologica generalizzata, utilizzando anche ad esempio strumenti di ‘premialita’ per coloro i quali contribuiscono anche alla innovazione, a sostegno del lavoro, eliminando la precarieta di settore”.
Tra gli obiettivi, ha spiegato il politico, c’e’ la creazione di uno “strumento di collegamento tra il cittadino medio, quello diciamo così meno propenso ai nuovi media, e i nativi digitali. Per assottigliare fino ad azzerarlo il divario generazionale esistente. In questa direzione le direttive comunitarie che vedranno il loro recepimento nel prossimo futuro sono già il prototipo per la valutazione del legislatore”.
“La pandemia ha accelerato la crisi del settore dell’editoria. – ha concluso Moles – Se da un lato abbiamo già portato avanti una serie di strumenti che sono presenti anche nel Sostegni 2, dall’altro lato dobbiamo cominciare a programmare attraverso il Pnrr tutto ciò che servirà per accompagnare l’intero sistema nel nuovo mondo”.
(Foro in alto: Il sottosegretario Moles, mentre pronuncia il suo discorso – da www.senato.it)
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