Il Consiglio dei Ministri vara il nuovo decreto PNRR

Il CdM del 13 aprile scorso ha varato ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Riunione del Consiglio dei Ministri n. 72 del 13 aprile 2022

Nell’ultima riunione svoltosi prima delle festività pasquali, il Consiglio dei ministri – sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli – ha approvato un nuovo pacchetto di misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (decreto-legge).

Attuazione del PNRR

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco – con il concorso di molti ministeri – ha approvato un decreto legge. Che introduce ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Il testo mira all’accelerazione del raggiungimento di specifici obiettivi del PNRR.

Il Sottosegretario Roberto Garofoli ha, inoltre, illustrato la settima relazione periodica sul monitoraggio dei provvedimenti attuativi 

Attuazione veloce del nuovo decreto PNRR

La priorità governativa è di centrare tutti i 45 obiettivi del Pnrr. E per questo il Governo ha approvato un nuovo decreto per accelerare la realizzazione di tutti i progetti promessi a Bruxelles.

Mentre le riforme sono rallentate dalle tensioni politiche, l’obiettivo dell’esecutivo è di non restare indietro sulla digitalizzazione della PA. Sulla transizione green e sul rafforzamento della lotta all’evasione.

E di evitare che restino fondi non utilizzati.

Un decreto ‘complesso’

Il decreto è complesso e il Cdm ci mette più di due ore. Alla fine non c’è la semplificazione della lotteria degli scontrini ma arriva l’obbligo di fatturazione elettronica anche per le partite Iva in regime forfettario.

Il premier Mario Draghi, foto da www.governo.it

Scatteranno invece dal 30 giugno le multe per chi non consente i pagamenti con il Pos, finora sempre rinviate dal 2014.

Per la PA si spinge anche sull’acceleratore del digitale, con la NewCo per supportare la transizione.

Arriva poi “all’ultimo miglio a passo spedito” –  come osserva Renato Brunetta, ministro per la pubblica amministrazione la riforma del reclutamento del pubblico impiego.

Con l’obbligo per chi partecipa ai concorsi di superare “almeno una prova di lingua”. Oltre all’obbligo di passare per il portale InPa (il Linkedin della Pa) per le procedure di selezione.

Presentati al Cdm i dati sui decreti attuativi

Quello che è certo è che per raggiungere gli obiettivi del Recovery Plan il funzionamento della macchina amministrativa sarà indispensabile.

Durante la riunione ministeriale, il sottosegretario Roberto Garofoli ha presentato una fotografia del suo operato, sul fronte dei decreti attuativi.

La sua relazione parla chiaro: in poco più di un anno il governo ha smaltito 955 provvedimenti, quasi il triplo dei due governi Conte.

Eppure, la mole di lavoro è enorme, tanto che il documento definisce necessario limitare il ricorso ai provvedimenti attuativi. Molti dei quali vengono aggiunti in sede di conversione parlamentare.

A tal fine sarà costituito un gruppo di lavoro per predisporre “una direttiva da indirizzare a tutte le amministrazioni centrali”. E saranno coinvolti – per “trovare soluzioni comuni e condivise” – anche i Presidenti delle Camere.

Ursula von der Leyen, foto da www.wikipedia.org – di European Parliament from EU – licenza CC BY 2.0

La von der Leyen si complimenta con l’Italia per i risultati del PNRR

Dopo i primi 21 miliardi del Pnrr incassati, il governo va avanti nell’attuazione del vasto programma di riforme previste. Che con il Recovery Plan vanno a braccetto.

Il premier Mario Draghi ha distribuito ai ministri una lettera della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. In cui esprime grande apprezzamento per “la qualità del piano” dell’Italia.

La lettera della von der Leyen

“Caro presidente, caro Mario” – scrive la von der Leyen in relazione al versamento dei primi 21 miliardi del Next Generation Eu – è un “primo passo positivo”.

E le riforme messe in campo dal governo “rappresentano importanti progressi per la resilienza economica e sociale del Paese, sottolinea  la Presidente della Commissione europea.