PNRR: arriva dall’Ue la prima rata, 21 miliardi per l’innovazione

“Finora l’Italia ha compiuto progressi sufficienti con le riforme necessarie per rendere l’economia e la società del Paese pronte per il futuro, con una pubblica amministrazione più digitale e un sistema giudiziario più efficiente, ad esempio, e con un sistema di istruzione e un mercato del lavoro più inclusivi. Quindi congratulazione all’Italia, continua così!”. Queste le parole che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, aveva espresso in occasione dell’approvazione del PNRR italiano.

Il nostro Paese riceverà complessivamente 191 miliardi di euro. È stata appena inviata la prima tranche del Next Generation Eu per un totale di 21 miliardi di euro.

La prima rata

Il ministero dell’Economia e delle Finanze spiega che “il pagamento della prima rata del PNRR rappresenta un ulteriore passaggio nel percorso di attuazione degli investimenti e delle riforme previsti dal Piano. Sono interventi che permetteranno di accelerare la transizione ecologica e digitale, rafforzare il sistema produttivo, modernizzare la pubblica amministrazione, ridurre i tempi della giustizia e accrescere la dotazione di infrastrutture del nostro paese”.

In particolare, spiegano ancora dal Tesoro, “la Commissione Europea ha versato all’Italia la prima rata da 21 miliardi di euro per il PNRR, dando seguito alla valutazione positiva della richiesta di pagamento presentata da Roma a fine dicembre, che ha certificato il raggiungimento dei 51 obiettivi previsti nel PNRR per il 2021. Tale rata, che segue l’erogazione nel mese di agosto di 24,9 miliardi a titolo di prefinanziamento, ha un valore complessivo di circa 24,1 miliardi di euro, con una parte di contributi a fondo perduto pari a 11,5 miliardi e una di prestiti pari a 12,6 miliardi. L’importo effettivamente versato di 21 miliardi di euro (suddivisi fra 10 miliardi di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti) è al netto di una quota che la Commissione trattiene su ogni rata di rimborso, pari al 13% del prefinanziamento ricevuto ad agosto 2021 dall’Italia”.