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Guida a ChatGPT: come comunicare con l’IA per creare contenuti

L’Intelligenza Artificiale (IA) è una realtà sempre più presente nella nostra quotidianità. Oggi ci addentriamo in questo universo affascinante per esplorare come possa essere utilizzata al meglio per arricchire i contenuti digitali.

In particolare, ci concentreremo su ChatGPT, un chatbot che potrebbe diventare un prezioso alleato per gli editori, anche per coloro che non hanno molta dimestichezza con la tecnologia.

Cos’è ChatGPT?

Prima di tutto, cerchiamo di capire cosa sia esattamente ChatGPT.

Si tratta di un programma di Intelligenza Artificiale sviluppato da OpenAI che si basa su un modello di linguaggio avanzato chiamato GPT (Generative Pre-trained Transformer). Questo modello è stato addestrato su una vasta quantità di dati testuali provenienti da internet, il che gli consente di comprendere e generare testo in modo coerente e contestualmente rilevante.

L’IA funziona quindi su un principio compilativo, imparando da testi esistenti, crea risposte basate su modelli pregressi.

Ora, al di là dei tecnicismi, immaginate ChatGPT come un collaboratore virtuale che agevola la revisione di articoli, richiedendo poco sforzo da parte dell’operatore. Infatti, è qui per fare il lavoro pesante e rendere il processo creativo e intellettuale un’esperienza più fluida. Basta un prompt e l’IA fa il resto.

Cos’è un Prompt?

Un termine che potrebbe suonare nuovo è “prompt” ma è solo un modo elegante per riferirsi alle domande o alle richieste che si fanno a ChatGPT per ottenere informazioni.

E se la prospettiva dell’IA vi intimorisce, questo paragrafo forse potrà tranquillizzarvi. Il ruolo umano resta davvero fondamentale.

Il professionista deve guidare ChatGPT attraverso le richieste, formulando domande chiare e specifiche (i prompt, appunto) e garantendo che il contenuto rispecchi gli standard editoriali.

La revisione umana resta il tocco finale per ottenere un risultato di qualità.

Come creare un prompt efficace

Ora però entriamo nel cuore della questione: come si formula una richiesta che ChatGPT possa comprendere e a cui possa rispondere adeguatamente?

  • Iniziare con un saluto e specificare il contesto

Esplicitare un contesto, rendendo noto a ChatGPT l’obiettivo, il target di riferimento e il canale di comunicazione.

Esempio: “Ciao ChatGPT! Aiutaci a creare un articolo online basato sulle prossime tendenze editoriali per dei professionisti del settore”.

  • Definire il ruolo di ChatGPT

Definire un’identità è fondamentale per aiutare l’IA a darci risposte precise.

Esempio: “Assumi il ruolo di un redattore esperto e fornisci suggerimenti su come trattare le tendenze emergenti nel settore editoriale”.

  • Adattare tono e formato

Indicare il tono, lo stile e il formato appropriati per il contesto di riferimento.

Esempio: “Mantieni uno stile professionale ma coinvolgente, adatto a un pubblico specializzato”.

  • Scomporre richieste composite, “Chained Prompting”

Si tratta di suddividere richieste complesse in passaggi intermedi, guidando ChatGPT attraverso prompt diversi ma collegati tra loro, in modo da ottenere risposte più specifiche.

Esempio: “Inizia fornendomi una panoramica generale delle tendenze più rilevanti. Poi, concentrati su una di esse e approfondiscine le cause”.

  • Fornire esempi specifici,“One-Shot Prompting”

In questo caso siamo noi a fornire a ChatGPT alcuni contenuti testuali come esempio su cui l’IA può basare la sua risposta.

Esempio: “Guarda questo paragrafo introduttivo (“inserire il contenuto”). Espandilo in un articolo completo con dettagli e consigli pratici per i lettori”.

I consigli di ChatGPT

Infine, abbiamo chiesto proprio a ChatGPT quali siano i 3 consigli più importanti per ottenere il massimo da ogni prompt. Ecco la sua risposta:

1. Siate chiari e specifici nei prompt:

Fornite dettagli chiari e specifici sulla richiesta. Maggiore è la precisione del prompt, maggiori sono le probabilità di ottenere una risposta utile e pertinente.

2. Sperimentate e iterate:

Se la risposta ottenuta non rispecchia esattamente ciò che state cercando, provate a riformulare o espandere il prompt. Sperimentate con diverse formulazioni per ottenere risultati più adatti alle vostre esigenze.

3. Guidate il modello con istruzioni dettagliate:

Aggiungete istruzioni dettagliate nel prompt per orientare il modello nella direzione desiderata. Specificate il formato della risposta, chiedete al modello di pensare passo dopo passo o fornite dettagli supplementari per ottenere una risposta più precisa.

Ilaria Marchetti

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