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Google dovrà pagare gli editori francesi per i contenuti, decisione storica dell’Antitrust

Decisione storica per l’editoria francese: nella giornata di ieri l’Autorité de la concurrence -Autorità per la concorrenza- ha stabilito che Google, entro tre mesi, dovrà condurre negoziati in buona fede con editori e agenzie di stampa sulla remunerazione per il riutilizzo del contenuto protetto da diritto d’autore.
Inoltre, la remunerazione dev’essere applicata retroattivamente dall’ottobre 2019 (precisamente al 24 ottobre data in cui era entrata in vigore la legge sul copyright).

IL CONTESTO
Nel luglio 2019, la Francia era stata la prima nazione europea a recepire la direttiva europea sul diritto d’autore. Già all’epoca, Google si era rifiutata di applicare la norma, avvertendo che avrebbe continuato a pubblicare gli articoli degli editori francesi sul motore di ricerca, solo se loro avessero acconsentito all’utilizzo gratuito. Gli editori d’Oltralpe si erano così ritrovati nella scomoda posizione di dover scegliere tra la propria visibilità (e indicizzazione) online e la -giusta e dovuta- remunerazione per i contenuti prodotti.

Ecco perché nel novembre 2019 vari sindacati che rappresentano gli editori della stampa (Syndicat des éditeurs de la presse riving, l’Alliance de la presse d’Information générale) e l’Agence France-Presse (AFP, agenzia di stampa) avevano presentato un reclamo all’autorità francese per la concorrenza spiegando e denunciando le pratiche attuate da Google in occasione dell’entrata in vigore della legge del 24 luglio 2019, accusando il colosso americano di “abuso di posizione dominante”.

Da qui, la decisione presa ieri dall’Autorità francese guidata da Isabelle de Silva, conseguenza delle pratiche attuate da Google nella seconda parte del 2019, che avrebbero “causato gravi e immediati danni al settore della stampa”.

La risposta di Google è immediata. Infatti, nel pomeriggio di ieri, ​Richard Gingras, VP News, ha fatto sapere che “fin da quando la legge europea sul copyright è entrata in vigore lo scorso anno abbiamo avviato dialoghi con gli editori per incrementare il nostro supporto e gli investimenti ​verso l’industria dell’informazione. Rispetteremo la decisione dell’​A​utorit​à G​arante della​ ​Concorrenza, che stiamo analizzando, portando avanti queste​ ​trattative​”.

La risposta iniziale del colosso americano sembrerebbe venire incontro agli editori esasperati da questa situazione. Sicuramente la situazione attuale di emergenza sanitaria ha portato a tutti i soggetti del settori danni economici ingenti e forse questa soluzione potrebbe risolvere non pochi problemi.

Irene Vitale

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