“Intendiamo iniziare a eliminare gradualmente i cookie di terze parti in Chrome nella seconda metà del 2024”. Questo il nuovo termine fissato da Google in un post sul proprio blog. Il motivo? Serve più tempo per la messa a punto di Privacy Sandbox. Google, infatti, sta lavorando da tempo a questo strumento che fornirà agli editori la possibilità di targettizzare e misurare le campagne pubblicitarie, rispettando la privacy degli utenti.
I motivi del rinvio
Posticipato ancora, quindi, lo stop dei cookies di terze parti su Chrome. Inizialmente previsto per l’inizio del 2022, aveva poi subìto uno spostamento di quasi due anni, a fine 2023. Ora Big G si prende altri sei mesi e chissà se non prorogherà ancora.
“Il feedback più coerente che abbiamo ricevuto è la necessità di più tempo per valutare e testare le nuove tecnologie Privacy Sandbox prima di deprecare i cookie di terze parti in Chrome”, spiega il colosso americano. “Questo feedback è in linea con il nostro impegno nei confronti della CMA (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato del Regno Unito) per garantire che Privacy Sandbox fornisca tecnologie efficaci per la tutela della privacy e che il settore abbia tempo sufficiente per adottare queste nuove soluzioni.”
Nel frattempo…
Quindi si prosegue con la fase di sperimentazione. Per questo motivo, Google sta già espandendo le finestre di test per le API Privacy Sandbox prima di disabilitare i cookie di terze parti in Chrome.
“Gli sviluppatori possono già testare queste API oggi e, a partire dall’inizio di agosto, le prove di Privacy Sandbox si estenderanno a milioni di utenti in tutto il mondo e aumenteremo gradualmente la popolazione di prova durante il resto dell’anno e nel 2023”.
“Mentre la comunità web testa queste API, continueremo ad ascoltare e rispondere ai feedback. Entro il terzo trimestre del 2023, prevediamo che le API Privacy Sandbox saranno lanciate e generalmente disponibili in Chrome”.