Violazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati personali (GDPR). Questa l’ultima accusa rivolta a Google dalla Commission nationale de l’informatique et des libertés (CNIL), il garante della privacy francese.
La violazione, in particolare, risiederebbe nel trasferimento dei dati personali verso gli Stati Uniti tramite Analytics.
All’authority francese sono giunte diverse denunce da parte dell’associazione europea ‘Noyb – My privacy is none of your business’. Da qui la considerazione che si considerano “illegali” i trasferimenti di dati tra Ue e Stati Uniti tramite Google Analytics. La stessa CNIL “ordina a un gestore di siti francese di conformarsi al GDPR e, se necessario, di non utilizzare più questo strumento nelle condizioni attuali”.
Non è la prima volta che un garante nazionale interviene su questo fronte in Europa. La stessa CNIL solo poche settimane fa aveva multato Alphabet-Google e Meta-Facebook per aver reso, in maniera del tutto intenzionale, troppo difficile il rifiuto dei cookie.
Sulla questione privacy e flusso di dati, Meta pochi giorni fa ha paventato uno scenario ipotetico di chiusura delle sue attività in Europa in assenza di regole chiare sulla gestione dei dati stessi.
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