La pandemia ha portato con sé una serie di cambiamenti importanti dal punto di vista della fruizione dell’informazione. L’ultimo viene rilevato dalla decima edizione del Digital News Report di Reuters, su un campione di 12 paesi.
Lo studio consolida un dato già emerso da qualche tempo: circa i due terzi degli utenti (66%) utilizzano uno o più social network o app di messaggistica per leggere, condividere o discutere notizie.
Ma la novità riguarda i social stessi. Facebook perde il primato e diventa significativamente “meno rilevante” nell’ultimo anno, mentre YouTube, WhatsApp, Instagram, TikTok e Telegram hanno continuato ad attrarre più utenti per le news. Forse il motivo risiede nella percezione che gli utenti hanno dei vari social. Infatti, quando si parla di canali che diffondono disinformazione sul Covid-19, gli utenti mostrano più preoccupazione per Facebook (28%), seguito da siti e app di notizie (17%), WhatsApp e altre app di messaggistica (15%), motori di ricerca (7%), Twitter (6%) e YouTube (6%).
In generale, il report afferma che grazie al Coronavirus è cresciuto ampiamente l’uso dello smartphone per le notizie (73%).
Si ferma, invece, la crescita dei podcast (il 31% in 20 paesi, come lo scorso anno) in parte dovuta alla restrizione dei movimenti e ai minori spostamenti.