La Francia è il primo paese a recepire la direttiva europea sul diritto d’autore (Direttiva 2019/790/UE, in vigore dal 6 giugno 2019). Il Parlamento francese, infatti, il 23 luglio 2019, ha votato a favore del testo contenente le modifiche al Codice della proprietà intellettuale, che rimarrà in vigore per due anni: 81 deputati a favore, solo 1 contrario.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. Le nuove norme a favore degli editori di giornali e delle agenzie di stampa per l’utilizzo dei loro contenuti online prevedono un’adeguata remunerazione qualora gli stessi contenuti fossero utilizzati dalle piattaforme online (aggregatori e social network). Già il testo approvato dal Parlamento europeo sanciva la libertà di pubblicare link o «estratti molto brevi» degli articoli online, purchè non incidessero sull’efficacia del nuovo diritto, sostituendo l’articolo originario.
Il Parlamento francese, comunque, rimette all’editore la gestione dei rapporti con le piattaforme per quanto riguarda la giusta remunerazione e altri dettagli, prevedendo una richiesta di autorizzazione che va presentata all’editore o all’agenzia di stampa. Inoltre la norma transalpina prevede una remunerazione trasparente e basata su ogni forma di ricavo, sia essa diretta o indiretta.
L’abuso ad opera delle piattaforme digitali dei contenuti protetti dal diritto d’autore si spera venga così limitato da una regolamentazione che prevede una negoziazione diretta tra piattaforme e titolari dei diritti, i quali potranno quindi continuare a utilizzare internet come spazio fondamentale per la libertà di espressione senza però vedersi “rubare” i propri contenuti.
I titolari dei diritti, inoltre, potranno rilasciare personalmente le autorizzazioni per l’utilizzo dei propri contenuti o farlo attraverso le associazioni di categoria che si occupano, tra l’altro, di gestione collettiva dei diritti. Questa specifica potrebbe risultare particolarmente utile agli editori di più modeste dimensioni, nella gestione della relazione con le grandi piattaforme quali gli Over The Top, che spesso può risultare complessa.
In ogni caso, entro il 2021 tutti gli Stati membri dovranno recepire nei propri sistemi normativi la nuova Direttiva sul copyright, che mira a tutelare i titolari dei diritti per le loro opere online le quali dovranno essere adeguatamente remunerate dalle piattaforme che intendono caricarle in rete.