Elezioni Ue, allarme fake news: il 5% generato dall’IA

Il Parlamento europeo lancia un allarme fake news. Pare che attualmente una percentuale del 5% circa delle notizie false in circolazione provenga dall’Intelligenza Artificiale (IA). Questi dati rappresentano, peraltro, solo una stima delle fake news accertate. Ciò significa, purtroppo, che il loro reale impatto potrebbe essere stato più facilmente sottovalutato che sovrastimato.

Già uno studio dell’Università di Berkeley in California aveva messo in guardia, nel 2023, sull’incremento della disinformazione a causa di software come ChatGPT, Dall-E, Bing AI o Bard, che traggono le informazioni dalla rete. A distanza di un anno, la diffusione di un certo numero di notizie false create dall’IA preoccupa sempre di più.

E l’allarme fake news impensierisce specie in questi giorni di elezioni. Qualche problema, infatti, è già stato creato dall’AI in occasione delle legislative in Slovacchia, ad esempio. Fact-checker ed esperti di media stanno ancora lavorando per controbattere alcune false narrazioni che rischiavano di minare la stabilità politica e la coesione sociale del Paese.

Le strategie per limitare la disinformazione

Per questa ragione il Parlamento europeo ha fatto sapere di aver provveduto a mettere insieme un “team specifico”. Il suo compito sarà quello di “individuare rapidamente” notizie false generate dai chatbot alla vigilia delle elezioni. Ciò al fine di limitare la disinformazione e di supportare i cittadini europei nell’impegnativa decisione che si apprestano a prendere riguardo ai candidati a divenire membri del Parlamento Ue.

Nonostante la percentuale del 5% attualmente non rappresenti una soglia elevata, a Bruxelles si teme che la quantità di fake news possa aumentare in coincidenza con le giornate di voto. Accertare la veridicità delle notizie in circolazione in questo caso rappresenta, oltre che un dovere deontologico, un modo per difendere la democrazia.

La possibilità di accedere a una corretta informazione è, infatti, presupposto imprescindibile per la libera espressione della sovranità popolare.

Articolo di M.P.