La legge sulla par condicio risale ormai a più di 20 anni fa. Era il 2000 quando fu approvata la Legge 22 febbraio 2000, n. 28 – Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica.
L’ultimo periodo di campagna elettorale ha evidenziato ancora di più come la vecchia legge non disciplini internet e i social. Per questo il presidente AGCOM, Giacomo Lasorella, è intervenuto sul tema: spetta “al nuovo Parlamento che eleggiamo giusto oggi, e all’Unione Europea” il compito di riformare la normativa.
Per farlo, occorre “un accordo largo fra tutti i partiti politici”, “permettendoci di regolare anche Internet fin dalle prossime amministrative”. E l’Autorità farà la sua parte, con proposte concrete e sostegno.
Durante la campagna elettorale sono stati ricevuti 16 esposti. “Sono stati valutati con scrupolo”, ha detto il presidente. “Abbiamo tenuto in debito conto la legge elettorale che non prefigura certo un assetto bipolare né prevede dei capi delle coalizioni politiche”.
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