La commissione per il Mercato interno del Parlamento europeo ha messo il sigillo al testo definitivo del Digital Service Act (DSA).
L’approvazione della Direttiva, risalente a qualche mese fa, era stata definita come un momento “storico”. È stato finalmente ufficializzato il principio che ‘ciò che è illegale offline lo deve essere anche online’.
Il DSA, infatti, contiene tutte quelle regole che i giganti del web dovranno seguire per supervisionare i contenuti online, assumersi la responsabilità di ciò che circola sulle loro piattaforme, e proteggere gli utenti.
Il testo, effettivamente, era già stato concordato con la Commissione ed il Consiglio Ue nell’ultimo trilogo. Ora, prima di essere pubblicato in Gazzetta ufficiale dovrà passare per l’ultima volta dalla plenaria a luglio.
“L’accordo definitivo sul DSA è una grande novità a livello globale. Significa più tutela per i cittadini, più mezzi e sanzioni per contrastare la contraffazione, la disinformazione e le fake news e più trasparenza per gli algoritmi“, ha commentato Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo.
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