In vigore da ieri, 16 novembre, la nuova legislazione europea sui servizi digitali, il Digital Service Act (DSA).
L’insieme di norme sul digitale ho lo scopo di creare un ambiente online sicuro e responsabile limitando gli strapoteri delle ‘Big Tech’.
La nuova legislazione si applica a tutti i servizi digitali che mettono i consumatori in relazione con beni, servizi o contenuti. Nel dettaglio, crea nuovi obblighi globali per le piattaforme online per ridurre i danni e combattere i rischi, protezione dei diritti degli utenti online.
Inoltre, colloca le piattaforme digitali in un nuovo quadro unico di trasparenza e responsabilità. In quest’ottica, la Commissione Ue avrà, da adesso in poi, anche il potere di controllare direttamente le grandi piattaforme online o i motori di ricerca con oltre 45 milioni di utenti.
A breve, per svolgere questo compito di controllo e analisi, verrò istituito un Centro europeo per la trasparenza algoritmica.
Dall’entrata in vigore oggi, le piattaforme online avranno 3 mesi per segnalare il numero di utenti finali attivi (17 febbraio 2023) sui loro siti web.
La Commissione valuterà quindi se siano da designare come grande piattaforma online o motore di ricerca. E da lì l’entità in questione avrà 4 mesi di tempo per conformarsi agli obblighi previsti dal DSA, inclusa la realizzazione e la fornitura alla Commissione del primo esercizio annuale di valutazione del rischio.
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