Sono ormai numerosi e imprevedibili gli attacchi informatici e la conseguente violazione di dati sensibili. In occasione della Giornata europea della protezione dei dati personali, celebrata lo scorso 28 gennaio, un report dello studio legale internazionale DLA Piper ha messo in luce le criticità italiane ed europee.
GDPR: le sanzioni in Europa
Secondo l’ultimo report di DLA Piper, nel 2021, in Europa le multe per infrazione del regolamento su privacy e dati, il GDPR (General Data Protection Regulation), corrispondono a quasi 1,1 miliardi, segnando un incremento vicino al 600% rispetto al 2020.
Nella classifica dei Paesi più multati, al primo posto si trovano Lussemburgo e Irlanda, quest’ultima sede di multinazionali del commercio online e dei social network. L’Italia è al terzo posto per multe complessive (con quasi 80 milioni di euro) e seconda in Europa per numero di violazioni, con 83 interventi dell’AGCOM (in testa c’è la Spagna con più di 250 sanzioni, segue la Romania con 57).
Uno dei settori più colpiti è quello delle telecomunicazioni, con sanzioni che hanno riguardato, in particolare, le modalità di trattamento dei dati personali per attività di telemarketing e pubblicità.
Data breach in preoccupante aumento in Italia
In Europa, nel 2021, i data breach, cioè gli attacchi volti alla violazione sull’accesso, la modifica, la cancellazione o la divulgazione non autorizzata di dati personali, sono arrivati ad essere oltre i 130mila (+7,5% rispetto al 2020).
Nel nostro Paese la crescita è aumentata a ritmo doppio rispetto alla media europea: 1.782 violazioni di data breach negli ultimi 12 mesi, +13,2% rispetto alle 1.574 indicate nel 2020.
Come riporta il Sole 24Ore, nel bilancio del 2021 della Polizia Postale sono stati oltre 5mila gli attacchi informatici a sistemi istituzionali, infrastrutture critiche di interesse nazionale e regionale, in particolare 126 i cyber attacchi ai sistemi finanziari di grandi e medie imprese.
Articolo di I.M.