Il Regno Unito ha approvato una legge per la sicurezza online che mette dei paletti allo strapotere di big tech.
La nuova legge tutela la privacy degli utenti inglesi in maniera molto stringente, seguendo la strada che molti Paesi nel mondo stanno percorrendo. Non a caso, è importante ricordare che il Digital Service Act (DSA) europeo è entrato in vigore proprio il mese scorso. Il DSA è la nuova regolamentazione europea che si pone come obiettivo la tutela della privacy e della democrazia nel mondo digitale.
Obblighi con tolleranza zero
La legge appena approvata era in lavorazione dal 2021 e rende le piattaforme social legalmente responsabili della sicurezza online degli utenti.
Infatti, non solo è richiesta l’immediata eliminazione di contenuti illegali, come hate speech, terrorismo ed estremismo, ma soprattutto si dà priorità alla tutela dei minori.
Le piattaforme che non verificheranno l’età di tutti gli utenti saranno dunque perseguibili dallo Stato inglese con multe che arrivano fino a 18 milioni di sterline.
Una legge contrastata
La nuova norma impone questi obblighi a qualsiasi piattaforma o società di internet che offre i suoi servizi agli utenti inglesi. Non è dunque necessario che abbia sede sul suolo inglese.
L’organo che verificherà il rispetto della legge, l’Ofcom (Office of Communications), ha già ricevuto reclami dai gruppi di diritti digitali, secondo i quali tale legge minaccerebbe la libertà e la privacy online.
La legge, infatti, richiede ai servizi di messaggistica l’installazione di una “tecnologia accreditata” per scansionare messaggi crittografati alla ricerca di contenuti pericolosi o sensibili. Tuttavia, secondo alcuni gruppi che tutelano i diritti degli utenti, questa richiesta aprirebbe una “backdoor” per l’Ofcom per accedere anche a conversazioni private, violando la privacy degli utenti.
Articolo di T.S.