Dipartimento Editoria

Credito di imposta per i servizi digitali, al via le domande: dal 20/10 al 21/11

Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria apre i termini per l’invio delle domande per l’accesso al Credito di imposta per i servizi digitali.

Infatti, dal 20 ottobre 2022 (ore 10.00) fino al 21 novembre 2022 (ore 23.59) è possibile presentare la domanda.

Il credito d’imposta è riconosciuto alle imprese editrici di quotidiani e periodici per l’acquisizione di servizi digitali, misura istituita dall’articolo 190 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, e prorogata, per gli anni 2021 e 2022, dall’articolo 1, comma 610, della legge 30 dicembre 2020, n. 178.

Invio delle domande

Le domande possono essere presentate dal titolare o legale rappresentante dell’impresa esclusivamente per via telematica, attraverso l’apposita procedura disponibile nell’area riservata del portale impresainungiorno.gov.it.

Limite del Fondo

Il limite di spesa complessivo è fissato rispettivamente in 8 milioni di euro e in 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022.

Chi può accedere al beneficio

Sono ammessi al beneficio i soggetti con:

1. Sede legale in uno Stato dell’Unione europea o nello Spazio Economico Europeo;

2. Residenza fiscale, ai fini della tassabilità, in Italia. Oppure stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale correlata ai benefici;

3. Indicazione nel registro delle imprese del codice di classificazione ATECO 58.13 (edizione di quotidiani) o 58.14 (edizione di riviste e periodici);

4. iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC), istituito presso l’Autorità per le Garanzie nella Comunicazione;

5. Impiego di almeno un dipendente a tempo indeterminato.

Non ammessi i percettori dei contributi diretti all’editoria

Ricordiamo che il credito di imposta è destinato alle imprese editrici di quotidiani e periodici che non beneficiano dei contributi diretti ai quotidiani e periodici.

Inoltre, i contributi non sono cumulabili con altre agevolazioni per la stessa categoria di beni e servizi.

Calcolo del credito

Il credito di imposta è riconosciuto in misura pari al 30 per cento della spesa effettiva sostenuta, nell’anno precedente a quello cui si riferisce il credito d’imposta, per i seguenti servizi digitali:

  • acquisizione dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale;
  • information technology di gestione della connettività.

Qualora il totale dei crediti d’imposta richiesti risulti superiore alle risorse disponibili, si procede al riparto proporzionale tra tutti i soggetti aventi diritto.

Il codice tributo dell’Agenzia delle Entrate

Per consentire l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, del credito d’imposta di cui trattasi, con la Risoluzione n. 81/E/2020, l’Agenzia delle entrate ha istituito il seguente codice tributo:

“6919” denominato “credito d’imposta a favore delle imprese editrici di quotidiani e di periodici iscritte al registro degli operatori di comunicazione per l’acquisizione di servizi digitali – art. 190 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34”.

In sede di compilazione del modello F24, il codice tributo è esposto nella sezione “Erario”, nella colonna “importi a credito compensati”. Ovvero, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”.

Assistenza all’accesso al portale

Per assistenza per l’accesso al portale o per la compilazione della domanda consultare il manuale utente della procedura. Oppure contattare l’Help Desk al numero 0664892717 (dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:00).

Ulteriori chiarimenti

Le risposte alle principali domande pervenute al Dipartimento sono consultabili tramite le FAQ.

Richieste di chiarimento sul credito di imposta si possono inviare all’indirizzo di posta elettronica credito.digitale@governo.it

Maggiori dettagli

Per maggiori dettagli consultare la sezione dedicata  sul sito del DIE. Oppure la pagina dedicata del portale impresainungiorno.gov.it.

Irene Vitale

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