Anche l’editore del settimanale inPRIMAPAGINA di Crema ha chiesto il sostegno dell’USPI per portare a conoscenza del governo la situazione critica in cui si trova l’editoria cartacea e digitale nelle regioni al momento colpite dal virus.
In data 2 marzo scorso, abbiamo pubblicato un articolo dal titolo “Coronavirus, le grida di allarme della piccola e media editoria” nel quale abbiamo pubblicato la lettera inviataci dalla Coop. MORENEWS di Cuneo, associata USPI, ove si raccontava la situazione di sofferenza in cui si trova l’editoria cartacea e digitale nelle regioni al momento colpite dal virus e, al contempo, si prospettavano una serie di misure governative per alleviare il momento negativo.
Nella stessa giornata, ci è pervenuta anche la lettera a firma congiunta dell’amministratore e del direttore del settimanale inPRIMAPAGINA di Crema, associato USPI, che – al pari della prima lettera pubblicata – ha chiesto un sostegno della nostra Unione per far rientrare anche l’editoria locale delle aree confinanti la c.d. “zona rossa” tra i beneficiari del decreto (o decreti) in procinto di essere esaminati dal Consiglio dei ministri.
Ricordiamo che l’USPI ha già allertato il Governo, il Parlamento e le Regioni con una missiva in cui si chiede con forza “un sostegno economico e legislativo per gli editori, soprattutto locali, che si trovano in difficoltà a svolgere il loro lavoro di informazione territoriale, così importante soprattutto in situazioni di gravità generale”.