Iniziata il 18 aprile, si è conclusa il 18 maggio 2019 la prima fase degli Stati generali dell’editoria che consisteva nella consultazione pubblica online.
In questo mese è stato possibile per i cittadini e gli operatori del settore, attraverso un modulo pubblicato sul sito internet del Dipartimento per l’informazione e l’editoria, proporre idee e segnalazioni sulle 5 le aree tematiche suddivise nelle specifiche sottoaree.
Da una prima analisi generale degli argomenti delle proposte arrivate, è sorprendente notare come i temi riguardanti privacy, tutela dell’infanzia e libertà di informazione siano i meno sentiti dai partecipanti alla prima consultazione. Anche i temi quali la trasparenza del mercano, gli assetti societari e proprietari sembrano interessare meno.
La grande maggioranza delle proposte e delle idee, infatti, riguarda le aree che trattano di denaro, in particolare raccolta pubblicitaria e compensi per i giornalisti.
Gli operatori del settore hanno invece posto l’accento, compilando il format online, sul diritto d’autore, sulle agenzie di stampa e sui compensi e i contratti giornalistici.
Gli altri temi in lista, meno considerati, sono stati l’Ordine dei giornalisti, la deontologia, l’inquadramento delle nuove figure professionali (videoreporter, social media manager, blogger e altre) e il sostegno al pluralismo.
L’USPI ha partecipato alla prima fase di consultazione con proposte che riguardano il sostegno al settore editoriale, aggiungendo suggerimenti per quanto riguarda l’Ordine dei giornalisti e l’assetto societario e proprietario.
In conclusione, i temi in assoluto meno trattati nelle 800 risposte pervenute al DIE sono la concorrenza, l’innovazione, la raccolta pubblicitaria e il diritto a una corretta informazione.
I lavori degli Stati generali continueranno con la seconda fase che prenderà il via oggi, 28 maggio 2019, per concludersi il 4 luglio. Il percorso di consultazione vedrà ora protagonisti gli operatori e le categorie del settore che saranno impegnati in incontri pubblici, tavoli di lavoro e dibattiti su approfondimenti vari relativi alle 5 aree secondo il calendario fissato dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria.
Successivamente si procederà alla redazione delle proposte di legge definitive che verranno presentate dal Governo durante il prossimo autunno, che speriamo risanino il settore editoriale da troppo tempo in seria difficoltà.
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