Alla fine dell’anno pandemico, Comscore, partendo dai dati sull’audience di dicembre, tira le somme dei trend e degli andamenti in merito all’utilizzo della rete da parte degli italiani.
“I dati di dicembre ci restituiscono un quadro interessante e articolato. Se da un lato una fascia ancora troppo ampia di popolazione non accede a Internet frenando lo sviluppo del Paese e il superamento stesso di alcune criticità sociali legate alla pandemia, dall’altro quest’ultima ha dato uno straordinario impulso a un utilizzo sempre più evoluto e dinamico della rete”, afferma Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers che rappresenta Comscore in esclusiva per l’Italia. “Negli ultimi mesi la rete ha fornito strumenti essenziali per affrontare i problemi imposti dal lockdown mentre è aumentato l’utilizzo on-line di servizi di pubblica utilità per fronteggiare le incertezze economico-sanitarie”.
Il 2020 è stato un anno di grandi cambiamenti nella fruizione del web, anche e soprattutto per il comparto delle news e dell’informazione. Infatti, partendo dal dato di dicembre 2019 e analizzando l’impatto della pandemia e del lockdown sulle dinamiche del tempo speso, Comscore osserva la crescita significativa del consumo di informazione in concomitanza delle due ondate dei contagi e la sua normalizzazione durante il periodo estivo.
Nell’ultima indagine Comscore presenta dei dati di crescita: gli italiani, negli ultimi dodici mesi, hanno trascorso in rete il 26% di tempo in più rispetto all’anno precedente.
Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda l’audience online, confrontando i dati di Dicembre 2020 con quelli dello stesso mese del 2019 emerge come siano 40,6 milioni gli Italiani che hanno navigato in rete; sulla popolazione maggiorenne la penetrazione dell’utilizzo di Internet raggiunge il 73% valore che, se da un lato fa registrare una crescita di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente, evidenzia chiaramente il perdurante divario con i Paesi digitalmente più evoluti USA (90%) e UK (86%) ma anche con quelli a noi più vicini come la Spagna (84%).
Se carenze infrastrutturali e fenomeni di marginalità socio-economica impediscono l’accesso alla rete ad una fascia di popolazione ancora troppo ampia, coloro che invece navigano lo fanno in maniera più intensa, accedendo a un numero sempre maggiore di contenuti e servizi.
Le categorie in crescita a dicembre 2020 sono ben 9 (Entertainment, News e Information, Social Network, Retail, Lifestyle, Instant Messaging, Technology, Sport, Health) e hanno fatto registrare un’audience superiore ai 30 milioni di Visitatori Unici mensili.
Guardando al tempo speso, il dato di dicembre si attesta a 2 ore e 46 minuti medi giorno per utente con una crescita di ben il 26% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. In 12 mesi, quindi, l’aumento è consistente, soprattutto se si guarda alla fascia più giovane della popolazione: +38% tra i giovanissimi (18-24) che passano mediamente sulla rete 3 ore e 34 minuti al giorno a fronte delle 3 ore e 5 minuti della fascia d’età 25-34 (+29% su Dicembre 2019) e delle 2 ore e 35 minuti dei 35+ (+19% su Dicembre 2019).
Altro trend importante nel 2020 riguarda il traffico in App che rappresenta ormai il 73% del tempo totale speso (+ 6 punti percentuali rispetto a dicembre 2019) e sulle properties di Google e Facebook (cui appartengono le App più utilizzate) si trascorre ormai oltre la metà (50,4%) del tempo complessivamente passato sulla rete.
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