Oggi la Commissione europea ha pubblicato il secondo rapporto sulle azioni intraprese dai firmatari del Codice di condotta contro la disinformazione.
Gli OTT da gennaio ad agosto 2020 hanno rimosso milioni di post disinformativi, per questo l’esecutivo si dice soddisfatto per il lavoro e l’impegno che le piattaforme online hanno messo in campo, promuovendo anche le fonti di informazione autorevoli e rimuovendo i contenuti falsi e pubblicità ingannevoli che sfruttano la crisi del Covi-19.
Ma l’esecutivo Ue ribadisce che devono essere forniti dati quantitativi più completi, mirati e dettagliati.
Dal report emerge, nel dettaglio, che Google ha rimosso 4 milioni di post promozionali e oltre 239 mila avvisi pubblicitari fuorvianti sul Coronavirus in Italia nei primi otto mesi del 2020. Nello stesso periodo ha eliminato 82,5 milioni di pubblicità collegate al Coronavirus e sospeso oltre 1.300 accounts che hanno provato a raggirare i suoi sistemi. Nel solo mese di agosto Microsoft Advertising ha impedito agli utenti di visualizzare oltre un milione di annunci pubblicitari relativi al Covid-19 perché fuorvianti. Facebook, invece, nello stesso mese, ha registrato 4,6 milioni di avvisi di contenuti di disinformazione nell’Ue e Twitter ha rimosso 4mila tweet contrari alle linee guida del social network sul coronavirus.
Quindi non è in discussione l’impegno di Google, Microsoft, Facebook e Instagram, Twitter e Tik Tok, ma “resta comunque ancora molto da fare – ha commentato la commissaria Ue per la Trasparenza, Vera Jourova – invitiamo tutti i soggetti interessati, le altre piattaforme online e le società pubblicitarie, ad aderire al Codice“.