Breve studio sui fondamenti storici e filosofici della libertà di stampa

In occasione della giornata mondiale della libertà di stampa pubblichiamo un breve studio sui fondamenti storici e filosofici della stessa.

Comprendere quali siano le diverse concezioni riguardanti l’esercizio di tale libertà, sul fondamento condiviso da tutti che la libertà di espressione sia un diritto naturale dell’uomo e debba trovare solo riconoscimento e non autorizzazione nelle leggi fondamentali, potrà aiutare a regolamentare nella maniera più corretta l’attività di informazione in generale e le nuove tecnologie in particolare, a patto che nelle varie argomentazioni a sostegno di una o di un’altra tesi, non manchi il requisito fondamentale di ogni comportamento veramente etico dell’uomo: la buona fede.

Uno dei pericoli veri che corre la libertà di espressione, informazione e stampa è quello di essere regolamentata sulla base di asserite necessità “etiche” che in realtà potrebbero nascondere precisi interessi. I veri nemici della libertà di stampa sono rappresentati, in occidente, dal monopolio e dalle posizioni dominanti sia che riguardino i mezzi di produzione, sia che riguardino l’orientamento del pensiero e quindi della formazione dell’opinione pubblica. Da questi rischi dovremmo guardarci, per evitare di dover vivere in uno stato di apparente libertà, di fatto condizionato dal pensiero dominante, che sia politico, sociale, religioso. Di questi rischi abbiamo precisi riscontri ogni giorno sui mezzi di informazione.