Anche la Nuova Zelanda ha deciso di tutelare i suoi giornali proponendo una legge che imponga alle Big Tech il pagamento delle news utilizzate.
Sulla scia delle decisioni prese in Canada, Australia e Regno Unito, il ministro neozelandese della radiodiffusione e dei media, Willie Jackson, prospetta che la legge raggiunga la maggioranza in Parlamento.
“I media neozelandesi, soprattutto i piccoli giornali regionali e comunitari, stanno lottando per rimanere finanziariamente sostenibili mentre la pubblicità si sposta online”. Queste le parole del ministro a Reuters.
Sono infatti proprio i colossi americani, come Google, Meta, Alphabet ecc., a trarre beneficio dalle notizie pubblicate dai giornali locali che finiscono nei loro feed e motori di ricerca senza alcun tipo di costo.
La nuova legge, quindi, imporrà degli accordi tra le società statunitensi e gli editori, affinché le prime paghino per i contenuti utilizzati e le testate fatichino meno a far tornare i conti.