
“Dopo l’estate – ha proseguito – i livelli di stress sono tornati a crescere e siamo quasi ai livelli di marzo, si pensi solo che il 59% degli italiani ha un livello di stress medio-alto (tra 70 e 100). In queste condizioni il Paese non ha le risorse psicologiche per reggere un nuovo lockdown. Sarebbe insostenibile una seconda chiusura totale. Occorrono quindi provvedimenti e comportamenti responsabili per tenere la pandemia sotto controllo e l’urgente attivazione di una rete psicologica pubblica, a partire dal sistema sanitario, dall’assistenza di base e dalla scuola. Senza prevenzione e ascolto – ha spiegato Lazzari – questi livelli di disagio sono destinati ad aggravarsi ed avere pesanti ricadute sulla società e sulla salute delle persone, con ulteriori danni per una economia già molto provata. La psicologia è fondamentale per la resilienza e per costruire il futuro”.
Il premier, Giuseppe Conte, in un messaggio inviato al convegno, ha ricordato che il Paese “sta affrontando questa grave crisi con responsabilità e impegno, ma è solamente grazie alla determinazione e all’attenzione di tutti gli attori istituzionali, all’equilibrio e al senso civico di ogni cittadino che si riuscirà a ripartire”.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un videomessaggio ha ricordato i mesi difficili della prima ondata della pandemia da Covid-19: “Penso che dobbiamo trarre lezioni dai mesi che abbiamo affrontato, purtroppo non ne siamo fuori, il contagio è ancora significativo e richiede a tutti noi la massima attenzione e la massima cautela”.
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel suo messaggio ha ricordato la convenzione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, per le attività di sostegno psicologico nelle scuole con l’obiettivo “di far fronte a situazioni di insicurezza, stress, timore di contagio, difficoltà di concentrazione. Era un intervento necessario, la salute psicologica è parte del diritto alla salute”.
(ITALPRESS).