Il ruolo svolto dalle piattaforme online nell’economia digitale, amplificato dalla pandemia, segna cambiamenti senza precedenti nei processi economici, nella rappresentazione delle istanze pubbliche e politiche, negli usi e nei costumi privati dei cittadini a livello globale.
È necessario, quindi, comprendere qual è la classificazione dei servizi delle piattaforme online e analisi del quadro normativo nazionale e internazionale. Quindi AGCOM avvia un’indagine conoscitiva che mapperà l’ecosistema digitale in tutte le sue componenti.
L’ambito di riferimento è soprattutto quello europeo, in cui sono state recentemente approvate proposte normative e di policy della Commissione Europea, come il Digital Services Act e il Digital Market Act. L’Ue, quindi, per prima ha richiesto regole ad hoc per attribuire maggiori responsabilità alle piattaforme online.
Lo scopo dell’Autorità, quindi, è quello di portare un reale contributo al dibattito pubblico che mira a fornire una solida base conoscitiva per i policy makers, e che cade in concomitanza con la Giornata Internazionale per la sicurezza in rete – “Safer Internet Day”, istituita dall’Unione Europea nel 2004 per promuovere un uso consapevole di internet.
Questa indagine, proposta con una formula originale e innovativa, è stata decisa con la Delibera n. 44/21/CONS e avrà la durata di 180 giorni (6 mesi), e si inserisce in una lunga tradizione di approfondimenti e analisi svolti dall’Autorità negli ultimi venti anni sull’intero ecosistema delle comunicazioni.
Dall’AGCOM fanno sapere che la finalità dell’indagine è doppia: testare una metodologia per la ricognizione sistematica delle criticità che emergono dall’evoluzione continua dei servizi erogati dalle piattaforme online, e al tempo stesso svolgere una analisi comparativa degli ordinamenti giuridici internazionali, che metta l’Autorità in condizione di affrontare le nuove sfide poste dall’ecosistema digitale.
Quattro le fasi dell’indagine:
1. mappatura dei “servizi infrastrutturali” esistenti sul mercato (motori di ricerca, social network, servizi di geolocalizzazione ecc.);
2. individuazione delle problematiche generate “da” o associate “a” ciascuna tipologia di servizio;
3. rappresentazione sinottica dell’attuale quadro normativo nazionale europeo e internazionale;
4. comparazione degli interventi legislativi, regolamentari o giurisprudenziali attualmente in vigore a livello internazionale e selezione, per ciascuna delle problematiche individuate, delle best practices in materia.
La metodologia MAMP – AGCOM (Methodology for Mapping, Assessing and Making Policies) ha l’ambizione di intercettare tutti i servizi attualmente offerti sulle piattaforme online facendone emergere, accanto ai vantaggi individuali e collettivi anche i rischi e le problematiche: dai comportamenti illeciti che mettono in pericolo le piccole e medie imprese, all’hate speech e più in generale alle violazioni individuali o massive dei diritti fondamentali capaci di compromettere l’integrità dei processi democratici, l’autonomia decisionale degli individui, la tenuta del tessuto sociale, il pluralismo informativo e la tutela dei minori.
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