Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (TAR) ha sospeso il provvedimento dell’Autorità per le Garanzie sulle Comunicazioni (AGCOM) dello scorso luglio. Questo sanzionava Google Ireland Limited per una ritenuta violazione dell’art. 9 del Decreto Dignità, che vieta la pubblicità sul gioco d’azzardo.
La sanzione
AGCOM aveva accusato Google e la società di marketing Top Ads di “non aver adottato alcuna iniziativa per la rimozione dei contenuti illeciti massivamente diffusi sulla propria piattaforma da un soggetto terzo, con il quale ha stipulato un contratto specifico di partnership, riconoscendo a tale soggetto lo status di ‘partner verificato’”.
A questo era seguita una multa di 750mila euro e l’ordine di rimuovere i 625 contenuti illeciti ancora presenti sulla piattaforma entro una settimana.
Il ricorso
A seguito di un’impugnativa, il TAR ha ora accolto l’istanza cautelare di sospensione del provvedimento.
I giudici hanno ritenuto che il ricorso presentasse profili di fondatezza alla luce di diversi elementi. In primo luogo, il TAR si era già pronunciato nel 2021 in seguito a un caso analogo di sanzioni AGCOM ai danni di Google.
La sentenza aveva definito il servizio di Google “in termini di ‘hosting provider’” escludendone la responsabilità per i contenuti illeciti pubblicati da terzi.
Inoltre, secondo il contratto menzionato da AGCOM il gestore della piattaforma non ha alcuna responsabilità sui contenuti pubblicati. Al contrario, esso attribuisce al creator la responsabilità legale dei contenuti mentre la piattaforma si limita a verificare il rispetto delle condizioni di adesione.
Di conseguenza, il Tribunale ha evidenziato come “nella fattispecie non appaia rilevante, per affermare il ruolo attivo dell’hosting provider, la circostanza della conclusione di un contratto di partnership con l’utente”.
La data dell’udienza pubblica per la trattazione di merito del ricorso è stata fissata al 18 luglio 2023.
Articolo di C.C.