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AGCM, avviata istruttoria su Meta per presunto abuso di dipendenza economica verso Siae

L’Antitrust ha avviato un’istruttoria, seguita da un procedimento cautelare, per far luce sulla vicenda Meta-Siae. Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) Meta avrebbe interrotto illecitamente le trattative per il rinnovo delle licenze, abusando della dipendenza economica della Siae.

La posizione dell’Antitrust

Il comunicato stampa diffuso dall’AGCM spiega le motivazioni dietro l’azione intrapresa: “Meta potrebbe avere abusato dello squilibrio contrattuale di cui beneficia chiedendo a Siae di accettare un’offerta economica inadeguata, senza però fornire le opportune informazioni per valutarne l’effettiva congruità”.

Contemporaneamente, l’AGCM ha avviato anche il procedimento per adottare le eventuali misure cautelari. Lo stallo delle contrattazioni tra Meta e Siae “potrebbe incidere fin da subito sulle dinamiche competitive tra i diversi soggetti che compongono la filiera dei mercati dell’intermediazione dei diritti d’autore delle opere musicali”.

“Siamo pronti a collaborare per rispondere alle richieste dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato”, ha chiarito un portavoce di Meta. “Tutelare i diritti d’autore di autori e artisti è per noi una priorità assoluta, per questo rimaniamo impegnati nel raggiungere un accordo con SIAE che soddisfi tutte le parti”.

Le ripercussioni del comportamento di Meta

Il mancato rinnovo del contratto con Meta danneggia l’azienda italiana in diversi modi. Da una parte Siae rischia di perdere la propria capacità competitiva sui mercati interessati. Dall’altra ne risentono anche gli autori rappresentati dalla Siae, dato che si trovano impossibilitati a raggiungere quella categoria di utenti, sempre più ampia, che fruisce delle piattaforme social.

L’azione intrapresa dall’AGCOM

Già l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) aveva iniziato a seguire la vicenda Meta-Siae. È stata avanzata una richiesta di chiarimenti a entrambe le società.

Il presidente dell’AGCOM, Giacomo Lasorella, si è espresso in tal proposito alla Camera dalle commissioni Cultura e Trasporti. Per quanto riguarda la remunerazione del diritto d’autore, “il principio è che questi diritti siano una quota dei ricavi ottenuti da chi ricava un utile dall’uso delle tracce musicali”, spiega Lasorella.

Articolo di M.M.

uspi

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