Durante il convegno “Retail Media e Brand Communication”, organizzato dall’associazione italiana dell’industria Centromarca, sono stati pubblicati i dati del settore retail in Ue.
Il retail media è l’insieme di spazi e dati online (e offline) che oggi possono essere venduti a brand e inserzionisti terzi ed è un terreno consolidato per l’advertising già dal 2022. I dati dimostrano che questa realtà crescerà sempre di più. Adjinn, multinazionale che si occupa di studio della pubblicità digitale, conferma i dati di Centromarca con il suo report.
Alberto Dal Sasso, Managing Partner di Adjiin Italia, dichiara infatti: “il Retail media è stato recentemente definito da IAB Europe la terza ondata del digital advertising dopo mobile e social network. Si calcola che la quota in Europa sia stata nel 2023 del +8,9% sul totale della pubblicità digitale, ma secondo le nostre stime questa percentuale crescerà con un tasso medio del +37,5% da oggi al 2027, rispetto ad un tasso di crescita del mercato digitale del +6,6% in Europa”.
L’impatto del Retail Media “On Site” (RMOS)
Nell’analisi di Adjinnsi prendono i dati dei Big 5, i cinque Paesi europei che sono in testa alle classifiche dell’online advertising: il Regno Unito, la Germania, la Francia, la Spagna e l’Italia.
Il nostro Paese sembra in linea con le altre realtà europee anche se rimane il fanalino di coda delle Big 5. Infatti, il Retail Media dell’Italia si attesta intorno al 9% del budget digitale: la media dei 5 Paesi analizzati è di 9,8%.
La differenza principale tra i Paesi è dovuta al tipo dei settori più attivi nel retail media. In UK il settore finanziario comanda mentre per l’Italia è in testa la Casa. Il player principale in Italia è Amazon, che si assicura una grande fetta di retail (14,8%), seguito a ruota dagli e-commerce asiatici.
Articolo di T.S.