Dopo l’approvazione del Parlamento europeo del 27 febbraio scorso, arriva il via libera del Consiglio Ue alla direttiva anti-SLAPP (Strategic Lawsuit Against Public Participation).
La legge è volta a proteggere le persone che si esprimono su questioni di interesse pubblico da azioni legali abusive con lo scopo di metterle a tacere. Le persone bersaglio delle cosiddette azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica (SLAPP), di solito, sono giornalisti e attivisti per i diritti umani.
Come gli Stati membri sosterranno le vittime di SLAPP
I soggetti bersaglio di azioni legali SLAPP, grazie alla direttiva contro le querele bavaglio, “beneficeranno di una serie di garanzie e misure procedurali che si applicheranno alle domande manifestamente infondate o ai procedimenti giudiziari abusivi in materia civile con implicazioni transfrontaliere”, si legge sul comunicato stampa del Consiglio dell’Ue.
I Paesi europei “devono stabilire norme che consentano alle associazioni, alle organizzazioni e ai sindacati di sostenere il convenuto o di fornire informazioni nel procedimento”, riporta più avanti la nota del Consiglio.
Per un sostegno ulteriore, gli Stati membri dell’Ue dovranno fornire informazioni sulle garanzie procedurali e sui mezzi di ricorso a disposizione delle vittime di SLAPP.
La direttiva entrerà in vigore il 20° giorno successivo alla pubblicazione del testo sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire la norma nel proprio ordinamento nazionale.
Articolo di E.S.