La Commissione Ue ha pubblicato la lista dei grandi fornitori di servizi digitali che verranno posti sotto sorveglianza a partire dal prossimo 25 agosto. Questa decisione si basa sul mancato rispetto del Digital Service Act (DSA) da parte di queste piattaforme.
Il DSA, entrato in vigore il 16 novembre 2022, introduce obblighi di trasparenza ed eventuali sanzioni (se non vengono rispettati i primi) per tutte le piattaforme e i motori di ricerca che operano nell’Ue.
I nomi
Tra le piattaforme coinvolte nell’applicazione del provvedimento figurano alcuni colossi del web come Google, Facebook, TikTok, Twitter, Amazon e Apple.
Queste piattaforme sono state indicate sulla base del proprio bacino di utenti che, per ciascuna, raggiunge almeno i 45 milioni di visitatori attivi mensili.
Le richieste dell’Ue
La Commissione europea ha di recente introdotto dei sistemi di segnalazione dei contenuti illegali riscontrati online. Saranno poi le singole piattaforme a dover procedere alla verifica del contenuto e a rimuoverlo qualora fosse necessario.
Un altro tema molto discusso a livello europeo è quello della privacy. Sarà limitata la profilazione dei dati sensibili degli utenti a scopi pubblicitari. Inoltre, la sicurezza dei minori online dovrà essere garantita con misure più efficaci di quelle attualmente utilizzate dalle Big Tech.
Le piattaforme segnalate hanno quattro mesi per adeguarsi alle richieste dell’Ue e agli obblighi inseriti nel DSA, pena una multa fino al 6% del fatturato annuo.
Articolo di M.M.